Emerge con durezza la triste realtà di milioni di euro di finanziamenti regionali che dovrebbero essere già a disposizione delle imprese e che invece risultano congelati a seguito delle mancate istruttorie delle domande.
Quello che più volte è stato denunciato da me con interrogazioni e prese di posizione nel dibattito sulle leggi anticrisi e finanziarie, e cioè che sono giacenti in istruttoria oltre un migliaio di domande di finanziamento presentate dalle aziende del Friuli Venezia Giulia per progetti riguardanti l’innovazione e lo sviluppo competitivo , viene infatti confermato dalle dichiarazioni pubbliche di Confartigianto FVG per bocca del presidente regionale Graziano Tilatti e del presidente di Confartigianto Udine Carlo Faleschini .
La situazione delle domande sulla L.R.4/2005 (cd. Bertossi) che segna un ritardo delle istruttorie delle domande alla fine del 2008, il rinvio al 31 marzo 2011 dell’esame delle 800 domande sui bandi comunitari per l’innovazione e lo sviluppo, l’ulteriore ritardo nell’istruttoria dei progetti presentati sul secondo bando europeo in tema di competitività e innovazione delle imprese rendono ormai paradossale, per non dire drammatica, la situazione degli incentivi al sistema produttivo nella nostra Regione.
Sono oltre cinquanta i milioni di euro disponibili, bloccati dall’incapacità politica del governo regionale di superare con decisione gli intoppi procedurali e i ritardi di Unicredit Centrale di Roma, valutatore dei progetti L.R.4/2005 e bando comunitario.
E’ inaccettabile che centinaia e centinaia di imprese del settore industria, commercio e artigianato non abbiano in questo momento una risposta rapida e fondi a sostegno dell’investimento per garantire la competitività e lo sviluppo.
Questa maggioranza regionale oggi in un momento di crisi non da risposte alle imprese che in questa Regione scommettono sul loro futuro e sul rilancio dell’economia. Siamo di fronte a segnali sempre più scoraggianti, riguardo l’inerzia dell’operato del governo Tondo e per questo vogliamo aver chiarezza circa i tempi e le risorse necessari per dare pronta risposta all’economia regionale che non può più attendere i ritardi su queste procedure.