(ACON) Trieste, 25 gen – COM/MPB -”Le affermazioni scomposte dei consiglieri regionali Pdl Colautti e Galasso, che accusano il centrosinistra di boicottare la legge sul Piano casa, sono solo il tentativo di arginare il fallimento di Tondo e della sua maggioranza in materia di pianificazione territoriale e rilancio dell’edilizia”.
Lo sostengono i consiglieri del PD Franco Iacop e Giorgio Brandolin. I consiglieri regionali PD ritengono che accusare gli enti locali della Regione di essere politicamente schierati e di mettere i bastoni tra le ruote disapplicando la norma è grave, perchè manca di rispetto dei ruoli istituzionali e del principio della regolarità dell’attività amministrativa, offendendo così amministratori locali e funzionari che sono chiamati a interpretare e applicare norme astruse volute dal centrodestra regionale. Oltre a questo, poi, ci sono le seicento pratiche ferme negli uffici regionali a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale antisismica (LR 16/2009). “Sono forse i dirigenti e funzionari regionali non allineati alle direttive imposte dalla legge o è piuttosto il disposto legislativo che non sta in piedi, creando difficoltà a tutti, dal burocrate al cittadino committente, dal professionista all’impresa?” si chiedono i due consiglieri.
“Perchè – così ancora Brandolin e Iacop – il consigliere Colautti parla solamente della città di Udine e non cita i dati allarmanti sul Piano casa di Trieste (134 pratiche) e Gorizia (17)? Il sindaco Dipiazza parla di disastro e con il collega Romoli prendono atto del fallimento, ma non accusano i propri funzionari per la lettura politicizzata dei regolamenti”. A questa paralisi dell’attività del settore edile si aggiunge ora l’inefficacia in materia ambientale con le procedure improbabili degli inattuabili protocolli VEA. “Perchè la maggioranza di centrodestra non prende atto dei fallimenti e si mette subito al lavoro per rimediare concretamente – concludono i due consiglieri del PD – senza proclami ideologici e illusori annunci che non aiutano piccole e medie imprese e ditte artigiane del FVG in crisi? Basta con questi provvedimenti senza visione strategica e con procedure confuse e disordinate. Tondo e la sua maggioranza di centrodestra aiutino la comunità regionale a uscire dalla crisi con leggi migliori e applicabili”.