Deve essere con forza evidenziata la situazione critica relativa alla ricapitalizzazione di Mediocredito FVG, fissato per il 31 marzo u.s., che sembra destinato a slittare causa la tardiva adesione della Fondazione CRT che, finora, parrebbe aver sottoscritto solamente il 50% di aumento di capitale, pari a 8,58 milioni di euro.
L’aumento complessivo di capitale al 31 marzo 2012 figurerebbe fermo a poco più di 38 milioni di euro rispetto ai 50,5 milioni di euro fissati come obiettivo dalla Regione in linea con le indicazioni della Banca d’Italia.
In proposito è stata presentata una nuova interrogazione urgente per sapere se le indiscrezioni pubblicate dalla stampa corrispondono al fatto che alla data del 31 marzo 2012 non è stato ancora effettivamente sottoscritto l’aumento di capitale da parte di Fondazione CR-Trieste.
In conseguenza, si chiede alla giunta regionale quali saranno pertanto le nuove tempistiche per la definizione dell’aumento di capitale e le motivazioni effettive che comporterebbero lo slittamento dei termini per l’aumento di capitale di Banca Mediocredito FVG nonché se sono stati definiti i patti parasociali a garanzia dei soci di minoranza. Tutto questo per definire i nuovi assetti del Consiglio di amministrazione e del vertice del management ora vacante dopo le dimissioni del Direttore generale.
Nel frattempo il clima di incertezza ed i ritardi della burocrazia ampliano i tempi per l’erogazione dei crediti a favore delle imprese…..un caso per tutti: una azienda che attende oltre 6 mesi dalla presentazione il perfezionamento della pratica e l’erogazione del finanziamento! Altro che “misure urgenti in materia di attività produttive” come annuncia Tondo.
Il Pd lancia ancora una volta l’allarme per quanto riguarda l’assegnazione di fondi della L.R. 4/2005 (cd. Legge “Bertossi) sull’innovazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia che ritardano sempre più nella loro erogazione.
Sullo stato di attuazione della L.R.4/2005 va evidenziata la paralisi della gestione dei fondi per l’innovazione e lo sviluppo competitivo delle PMI con un grave ritardo istruttorio da parte di UniCredit-Mediocredito Centrale; domande risalenti ancora al 2009 sul canale regionale e al 2010 su quello finanziato da fondi comunitari!
Le aziende hanno investito nei progetti di sviluppo aziendale, hanno anticipato e sostenuto consistenti spese già rendicontate mentre attendono da anni il finanziamento dovuto ai sensi della legge “Bertossi”, indispensabile oggi per sostenerle nei loro processi di potenziamento industriale, di capacità competitiva e di accesso al credito.
In questa fase di crisi, invece di proclami e sfoggio di progetti riformatori già falliti in partenza (vedi “unioni montane”) era ed è necessario un impegno determinato da parte dell’assessore alle attività produttive e delle strutture regionali a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’impiego di risorse certe, ancora stagnanti nei bilanci regionali, e a massimizzare l’attività di quegli istituti già efficaci che rispondono alle esigenze effettive del sistema economico, quanto mai oggi bisognose di risposte certe, di obiettivi realizzabili con procedure semplificate, metodi funzionali e in tempi compatibili.
Soprattutto di fronte a questi segnali sempre più scoraggianti, riguardo l’inerzia dell’operato del governo Tondo è bene, una volta per tutte, aver chiarezza circa la governance e i termini strategici della Banca Mediocrediito FVG. Come chiarezza deve esserci sui tempi e le risorse necessari delle domande giacenti per l’innovazione e lo sviluppo competitivo delle PMI, per dare pronta risposta all’economia regionale che non può più attendere i ritardi su queste procedure.