(ACON) Trieste, 26 giu – COM/AB – Le mancate risposte del Governo regionale alle interpellanze e alle sollecitazioni più volte presentate dal Gruppo consiliare del Partito Democratico circa la possibilità di attivare il servizio a banda larga anche a beneficio dei singoli cittadini e i piccoli imprenditori – afferma il consigliere regionale del PD Franco Iacop – sono state confermate dal dibattito che si è tenuto recentemente in un’affollata e partecipata assemblea pubblica a Mereto di Tomba, dove è emerso come le particolari condizioni negative in cui si trova l’area del Medio Friuli causano una forte limitazione (digital divide) riguardo l’affermazione dell’innovazione digitale e delle reti di accesso veloce a Internet.
In diverse zone, in particolare in quelle periferiche, rurali e montane, l’infrastruttura in fibra ottica è completa per quanto riguarda la dorsale principale, ma mancano gli accordi per l’ultimo miglio, difettano le apparecchiature nelle centraline telefoniche e non è disponibile neppure l’ADSL.
Nello specifico, Iacop aveva a suo tempo depositato un’interpellanza, sollecitata da una petizione di 300 cittadini del Comune di Mereto di Tomba presentata presso il Comune stesso, relativa a un’urgente richiesta di collegamento dell’esistente anello in fibra ottica (UBL) alla linea dorsale principale già esistente nei pressi del territorio in questione, ma non attiva.
Anche il sindaco di Mereto di Tomba, Andrea Cecchini, nella sostanza, si giustifica e conferma come le risposte attese devono arrivare dalla Regione, dando il via all’intervento di un’ipotetica area vasta denominato “Medio Friuli e Distretto alimentare” con l’inserimento del Comune di Mereto di Tomba.
Iacop auspica, visto i ritardi con cui procede il Progetto ERMES (an Excellent Region in a Multimedia European Society), che venga recuperato il tempo perduto e dato riscontro dalla Giunta regionale, dall’assessore Riccardi ma anche dal referente locale, l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino, alla richieste che provengono dai cittadini, dalle piccole imprese, dai comitati e dagli amministratori locali del Medio Friuli e delle altre aree del territorio regionale ancora soggette al “digital divide”.
La Regione aveva avviato con la giunta Illy, nel 2005, il Progetto ERMES, investendo 120 milioni di euro per dare copertura di banda larga, meglio nota come “Internet veloce”, a tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, con 1.540 km di dorsale. Alla data attuale – afferma Iacop – i ritardi non sono giustificabili. Purtroppo le famiglie e le imprese del Friuli Venezia Giulia aspetteranno la banda larga ancora per molto tempo. Eppure si tratta di un’infrastruttura essenziale per dare uno scossone all’economia e all’occupazione, che sarebbe potuta essere completamente in funzione già dall’inizio del 2011, secondo il programma della Giunta Illy.
A detta di Iacop due sono state le scelte estremamente negative del Governatore Tondo: la prima riguarda l’abolizione di InnovActiornFair come fosse una rassegna inutile e superflua; la seconda è stata l’incorporazione in Insiel SpA, con aspetti assai poco positivi, di Mercurio FVG, società capitalizzata, efficiente e dotata di un team ultraspecialistico. Il danno maggiore sarebbe – conclude l’ex assessore regionale alle autonomie locali – continuare a sottovalutare le potenzialità della banda larga quale motore di sviluppo e quale fattore essenziale di competitività per il sistema economico del Friuli Venezia Giulia.