(ACON) Trieste, 13 lug – COM/RC – “Mentre la Giunta Tondo è in grave difficoltà sulla questione del finanziamento e della realizzazione dell’allargamento a tre corsie dell’Autostrada A4, la Regione Friuli Venezia Giulia, dopo questi ultimi quattro anni di governo di centrodestra, non risulta essere più all’avanguardia per infrastrutturazione digitale, ovvero nei collegamenti a banda larga”. A dirlo è Franco Iacop, consigliere regionale del PD.
Nonostante in diverse zone, in particolare nel Medio Friuli, il tronco infrastrutturale in fibra ottica sia completo, mancano gli accordi per l’ultimo miglio, mancano le apparecchiature nelle centraline telefoniche e non è disponibile neppure l’ADSL. Per questo risulta paradossale – afferma Iacop – che alle sollecitazioni dei cittadini, delle imprese e degli amministratori locali relative al collegamento alle dorsali principali in fibra ottica (UBL) già esistenti, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, ha deciso di aderire all’accordo di collaborazione sulla cittadinanza digitale al progetto FreeItaliaWiFi.
Un progetto – prosegue l’esponente del PD – che prevede la creazione di una rete wireless (senza fili) formata da punti di accesso localizzati presso le sedi della pubblica amministrazione e che, di fatto, abbandona l’estensione delle reti in fibra ottica che potevano essere già collegate grazie al Progetto ERMES attivato dalla precedente Giunta Illy e condotto dalla società Mercurio, che invece è stata soppressa dall’attuale Giunta.
Le reti wireless – continua Iacop – mentre hanno una loro logica per le realtà più periferiche delle zone montane e dei casali isolati di campagna, non sono di certo la soluzione ideale per eliminare il “digital divide” dei centri urbani e delle aziende insediate nei piccoli e medi Comuni. Ripiegare sui collegamenti wireless anche in prossimità degli anelli già esistenti in fibra ottica, soprattutto nell’area del Medio Friuli dove le famiglie e le piccole e medie imprese sono fortemente penalizzate dalla mancanza dell’Internet veloce, non è la risposta adeguata per l’affermazione dell’innovazione digitale e per recuperare i ritardi con cui procede il Progetto ERMES.
Il danno maggiore – conclude Iacop – sarebbe continuare a sottovalutare le potenzialità della banda larga quale motore di sviluppo e fattore essenziale di competitività per il sistema economico.