Nuovo assessore, nuove linee guida per la ridefinizione delle autonomie locali in Fvg. Anzi no, perché Elio De Anna ha deciso di avvalersi della consulenza proprio del suo predecessore, Andrea Garlatti. Consulenza che sarà «a costo zero», come ci tiene a precisare De Anna. Ma dall’opposizione si leva la protesta del consigliere Franco Iacop, secondo cui Garlatti è uscito dalla porta per rientrare dalla finestra. «Risulta veramente singolare – commenta Iacop – come, dopo tre anni di attesa e di annunci, le riforme istituzionali tanto propagandate da Tondo, ripartano dalle stesse persone che per un lungo periodo di responsabilità diretta di governo non le hanno attuate. Si creerà inoltre una sovrapposizione di azioni tra la Commissione speciale, appena approvata dal Consiglio regionale, su mozione della stessa maggioranza, che dovrà occuparsi proprio dei temi della riforma e del destino delle Province». La prima uscita ufficiale del duo De Anna-Garlatti è fissata per oggi alle 16 con l’Anci, alle 17.30 con l’Unione delle Province. «Non ho preclusioni di alcun tipo – afferma De Anna – e mi aspetto che tutti, me compreso, sappiano mettersi in discussione. In questa partita non possono esserci né percorsi né impedimenti precostituiti». De Anna tratterà con l’Anci la definizione di una scaletta di interventi sulla base delle azioni avviate da Garlatti in giunta, con il patto di stabilità e le aggregazioni di Comuni tra le priorità. Per quanto riguarda la semplificazione delle Province De Anna è deciso a intervenire, tenendo come base le indicazioni del decreto Monti, ma sapendo di poter intervenire in maniera autonoma su numeri e distribuzione territoriale. «Cercheremo di capire cosa poter fare negli otto mesi di legislatura che ci restano», chiude De Anna. Sul tema interviene anche il governatore Renzo Tondo, commentando la proposta lanciata dall’Anci Fvg di federare i Comuni. «Tutto ciò che mette insieme economie di scala e che va nella direzione di un’unione o anche di una fusione – chirisce Tondo – è ben venuto. Certamente non vogliamo imporre nulla». Rifacendosi alla scelta fatta di recente da Teor e Rivignano, Tondo si è augurato che altri Comuni, citando ad esempio Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, intraprendano questa strada. «Municipalità del territorio montano ma anche della Bassa friulana. Resta il fatto che in montagna è più importante farlo – sostiene Tondo –, soprattutto per dare servizi migliori ai cittadini, oltre che per ridurre i costi, in quanto i Comuni piccoli con pochi dipendenti non sono più in grado di dare servizi di qualità».
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