Critiche all’operazione partita da Milano e sostenuta da Tondo a Trieste arrivano dal gruppo consiliare del Pd. «Appare irreale e ingannevole lanciare un simile disegno quando nella nostra Regione è di forte attualità il tema del rilancio dell’autonomia e della specialità nonché la questione della riforma delle autonomie locali - afferma Franco Iacop -. Tondo sta dando prova di totale assenza di strategia perch, dopo aver portato avanti per anni il progetto concreto dell’euroregione, parla ora di macroregione, puro fumo negli occhi».
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TRIESTE Il feeling tra Roberto Formigoni e Renzo Tondo sul progetto della macroregione del Nord fa storcere il naso ai vertici del Carroccio. Che, difendendo a spada tratta quello che considerano un autentico cavallo di battaglia leghista, mettono in guardia i due governatori dal compiere inopportune fughe in avanti. «Sulle macroregioni c’è qualcuno che parla un pò a vanvera – attacca il segretario federale Roberto Maroni, riferendosi al pressing avviato da Formigoni tra i colleghi delle Regioni settentrionali per far decollare l’operazione istituzionale -. Per noi è una cosa seria, sacra, che è stata lanciata da Gianfranco Miglio tanti anni fa. Noi – ha concluso l’ex ministro dell’Interno- continuiamo a segnare fisicamente, con la nostra presenza, la macroregione del Nord». Non le manda a dire neppure un altro governatore del Nord, il veneto Luca Zaia, pronto a stoppare l’ipotesi di una super-Lombardia e a ragionare invece sull’opzione di vera macroregione del Nord capace di fare lobby in Parlamento. «Formigoni – commenta Zaia all’indomani della visita del “celeste” in Friuli Venezia Giulia – si rifà all’articolo 132 della Costituzione che prevede l’aggregazione di più Regioni. Noi della Lega, però, alla super Lombardia non crediamo e non vogliamo partecipare».
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