Illy assolto alle buonuscite per i dirigenti

Assolto Illy. L’ex presidente della giunta regionale Riccardo Illy è stato assolto dalla Corte dei conti.

La sezione d’appello accoglie il ricorso dell’ex presidente Fvg: non fu danno erariale. Gli altri condannati hanno già pagato. 

di Anna Buttazzoni – UDINE

Appello accolto e caso chiuso. L’ex governatore Riccardo Illy non dovrà risarcire la Regione, come da prima condanna, sul caso delle “beautiful exit”, cioè gli esodi incentivati dei dirigenti regionali. La sentenza che l’ex presidente Fvg attendeva gli dà ragione, viene depositata il 20 settembre e resa nota nel giorno del suo compleanno, ieri appunto. Si dissolve così un ostacolo per l’eventuale ritorno in politica di Illy, perché l’assoluzione era condizione che lui stesso aveva posto. Per la magistratura contabile i gradi di giudizio sono due. La prima sentenza della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Fvg venne depositata a dicembre 2010 e stabilì la condanna per danno erariale a carico dell’ex governatore, degli ex assessori Franco Iacop, Gianni Pecol Cominotto, Lodovico Sonego, Enzo Marsilio, Enrico Bertossi, Roberto Antonaz, Ezio Beltrame, Roberto Cosolini, Michela Del Piero, Gianfranco Moretton, Augusto Antonucci e degli ex dirigenti Andrea Viero (all’epoca direttore generale della Regione), Michele Losito e Roberto Conte. La Procura generale, guidata da Maurizio Zappatori, aveva rilevato un danno per quasi 6,5 milioni, ridotto in sentenza a un milione e 590 mila euro dei quali 504 mila euro a carico di Illy. Che decise di presentare appello. In 23 pagine a dar ragione all’ex governatore è la Sezione prima giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei conti, composta dai magistrati Piera Maggi (presidente), Maria Fratocchi (consiglieri relatore), Rita Loreto, Piergiorgio Della Ventura e Massimo Di Stefano. In sintesi per i magistrati contabili il provvedimento delle buonuscite aveva lo scopo di ristrutturare e riorganizzare la macchina regionale e di ridurre i dirigenti. Un taglio che per la corte d’appello c’è stato, dimostrato da numeri. Quando l’operazione venne avviata (novembre 2003) la Regione poteva contare su 237 dirigenti, tagliati a conclusione del processo (agosto 2007) a 150. E poi ­ dicono i magistrati ­ la riorganizzazione ha permesso di risolvere anche “la spinosa posizione”, è scritto in sentenza, dei dirigenti “facente funzione” che erano arrivati a un terzo dei funzionari, che comportavano una spesa aggiuntiva e che, per legittime aspettative di stabilizzazione, avevano prodotto la cancellazione dei concorsi.

Ricorso accolto. E caso chiuso. Un ricorso presentato anche dagli ex assessori e dirigenti che però, perevitare di dover eventualmente risarcire la Regione per somme elevate, in appello chiesero di pagare in forma ridotta ­ una sorta di “patteggiamento”. I magistrati accolsero l’istanza, i risarcimenti ridotti vennero effettuati e così per gli ex ammini-stratori e funzionari l’appello è decaduto. Illy ha deciso di andare fino in fondo.

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