messaggeroveneto.gelocal.it - 25 settembre 2012. Di A. Bu.
Udine. Premette che non sta cercando un ritorno. Ripete che se qualcuno gli chiedesse di ripresentarsi sulla scena politica sarebbe disponibile a parlarne. «Ma non do affatto per scontato che qualcuno mi chiami. So di essere stato e di essere un personaggio scomodo». Riccardo Illy si sbarazza del fardello della condanna della Corte dei conti Fvg sulle buonuscite ai dirigenti. Ma per ritrovarlo protagonista sul palcoscenico della politica bisognerà attendere. «Sono contento commenta l’ex governatore e prima di tutto devo sottolineare che nella giustizia ho sempre nutrito grande fiducia e anche in questo caso ritengo di aver ben riposto la mia fiducia». Come aveva annunciato, eliminato questo ostacolo ricomincerà a fare politica? «Non c’è più l’ostacolo della Corte dei conti, è vero, ma ce ne sono altri cento. E va detto che non sto cercando un ritorno. Come ho sempre affermato se qualcuno mi dovesse chiedere un impegno sono disponibile a parlarne». Ora che il nodo delle “beautiful exit” è sciolto cosa manca? «C’è semplicemente un ostacolo in meno. Adesso vediamo se qualcuno mi contatterà, allora sarò disponibile al confronto. Ma non do affatto per scontato che qualcuno mi chiami. So di essere stato e di essere un personaggio scomodo». È vero che è vicino al progetto politico di Luca di Montezemolo? «Non sono vicino a nessuno e non appartengo a nessun movimento o associazione politica. Guardo con interesse al progetto di Montezemolo vedendone pregi e difetti, così come faccio rispetto agli altri partiti». Qual è allora il suo riferimento sullo scenario politico? «Il mio riferimento viene dal passato, viene cioè dalla coalizione di centrosinistra che mi ha sostenuto da presidente della Regione. Dopodiché sono un industriale e quindi è ovvio che io guardi con interesse al progetto di un importante industriale come Montezemolo».
Print 
PDF
