Ho presentato un’interpellanza all’assessore Seganti, in merito alle spese effettuate dalla Provincia di Udine a seguito del finanziamento di 500 mila euro a sostegno dell’iniziativa “Terre dei patriarchi” per la promozione del territorio attraverso il progetto di un Club di prodotto turistico.
Al’interno del progetto “Terre dei patriarchi” vi siano tutta una serie di iniziative scollegate e sovrapposizione di fondi con il risultato di una promozione turistica referenziale e inefficace. Questo risulta scorrendo l’elenco delle spese sostenute dalla Provincia di Udine per la realizzazione dell’iniziativa “Terre dei patriarchi”:
- 60.000 euro per la realizzazione e il coordinamento del progetto ad una società di Aquileia;
- 187.550 euro in totale divisi fra 5 consorzi e/o associazioni (euro 37.510 ciascuno) sempre per il servizio di coordinamento;
- 48.940 euro per gadgets ed oggetti personalizzati forniti dalla società Ideando di Buja;
- 56.295 euro per l’acquisto o la ristampa di riviste o libri e per la pubblicazione di articoli;
- 44.500 euro circa per spot radiofonici di cui 40.497,19 alla concessionaria di RADIO RAI per la diffusione nella trasmissione “Il ruggito del coniglio”;
- 24.200 euro ad un’agenzia di Milano per organizzare un “meet to be” , un “educational” e una “presentazione in loco di una struttura (o di una location) e delle principali attrattive della zona”;
- 60.000 euro per “Friuli Doc2011” in convenzione con il Comune di Udine;
- 24.000 euro per l’organizzazione di eventi musicali all’interno del Mittelfest 2011.
Richiamando una precedente interpellanza del collega Travanut, ancora senza risposta, ritengo che il progetto di promozione turistica “Terre dei patriarchi” trascuri quelli che dovrebbero essere aspetti più peculiari della proposta del progetto stesso, come quelli: culturali, storici, architettonici , tradizionali e religiosi andando invece a sovrapporsi, in maniera disorganica e approssimativa, a tutta una serie di iniziative già in essere e in capo all’agenzia Turismo FVG, con oltre 100 dipendenti e 6 sedi operative territoriali, e a tutta una serie di strutture di cui la Regione si avvale, a partire da Promotur, Fondazione di Aquileia, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Azienda speciale di Villa Manin, fino all’ERSA; senza dimenticare la presenza dei Consorzi turistici e le Associazioni “Strade del vino” a cui sono affidati la gestione di un altro progetto provinciale “Strade del vino e dei sapori dei colli friulani”. E’ ovvio che questi incroci provocano una sovrapposizione di risorse a vantaggio di un unico soggetto per un’unica attività effettiva.
Mi chiedo perché la giunta Tondo perché continua a finanziare le province, in un momento in cui, tra l’altro, si parla del loro superamento, per sostenere iniziative che, invece di qualificare la promozione turistica regionale, si limitano ad effettuare, nella confusione e nella duplicazione di funzioni, indagini di mercato e una serie di attività scollegate che generano il continuo moltiplicarsi di marchi, di brand e di club di prodotto, dando così l’idea di promuovere iniziative esclusive, dalle caratteristiche referenziali piuttosto che promuovere, nel complesso e con efficacia, la qualità e le eccellenze dei territori della regione.