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messaggeroveneto.gelocal.it – 23 marzo 2013
Convention del centrosinistra. Serracchiani: è l’ora di cambiare
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Entra nel vivo la campagna elettorale di Debora Serracchiani, candidata alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia per la coalizione di centrosinistra. Centinaia di persone questo pomeriggio sono presenti al Teatro Giovanni da Udine per la convention di Serracchiani. [...] «Qua possiamo fare quello che spesso il centrosinistra non riesce più a fare: sognare. Parlare di comunità, cambiamento, libertà», ha affermato Serracchiani. «Attaccare me perchè sono romana è un insulto per i nostri emigranti, una delle storiche ricchezze di questa Regione», ha aggiunto la candidata. «Il Friuli Venezia Giulia è a un bivio, possiamo scegliere se usare specialità per tenere tutto com’è o per cambiare», ha ancora affermato dal palco. [...]
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messaggeroveneto.gelocal.it – 24 marzo 2013
Serracchiani: il Fvg deve tornare speciale
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Scocca in un teatro gremito di gente l’ora del cambiamento. Scocca alle 17.11, quando sul palco del Giovanni da Udine sale la candidata alla presidenza del centrosinistra Debora Serracchiani. Arriva dalla platea. Jeans, dolcevita e giacca grigia. La convention “Torniamo a essere speciali” entra nel vivo. E con essa la sua campagna elettorale. La grinta c’è, le idee sono chiare. [...]
La svolta deve partire subito dal modo in cui affrontare la crisi «che va ammessa e affrontata a viso aperto e a testa alta. Cominciamo da qui, da questa nostra terra, dove possiamo farlo, dove dobbiamo tornare a essere speranza, per la nostra gente, perché se non c’è speranza il problema non è la crisi, il problema siamo noi». Serve essere in prima linea, dunque, «non come il presidente Tondo e la sua giunta debolissima che ritiene che la politica migliore sia quella del non fare, perché così non si scontenta nessuno, e che non ha portato a termine una riforma». [...]
Si deve dunque tornare a essere speciali «non con contenitori vuoti come la macroregione. Chiedo agli alleati di Tondo perché la Valle d’Aosta e il Trentino non ci sono pur essendo autonome». Avere più forza nei rapporti con Roma e l’Europa, essere, insomma veri protagonisti in Italia e a livello internazionale. «Ci candidiamo a vincere e governare, uniti insieme» ribadisce Serracchiani. Standing ovation. Applausi. Tutti i candidati sul palco. Ci pensano le note della canzone di Luciano Ligabue “Il meglio deve ancora venire” a salutare i presenti.
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ilpiccolo.gelocal.it – 24 marzo 2013
Serracchiani gioca la carta del voto “rosa”
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«Votatemi anche perché sono donna». È la prima volta che Debora Serracchiani lo dice. Un’arma emozionale per scuotere l’elettorale. Perché votare una donna «è una sfida culturale». E, se è pure giovane, «la sfida vale doppio». Applausi come quando, su un palco trasformato in “one woman show”, la candidata del centrosinistra annuncia il 3% delle risorse a ricerca, università, innovazione e formazione, risponde per le rime a Renzo Tondo che cita spesso la sua romanità («un insulto agli emigranti regionali»), accusa il centrodestra «di non saper più sognare» e assicura che «noi siamo il futuro di questa regione».
Finale per i cuori dopo un discorso per le teste. Cinque riforme da avviare subito dopo il voto, entro il primo anno di legislatura, se il voto dirà che tocca alla prima donna nella storia presidente Fvg. Cinque riforme sintetizzate in titoli da opuscolo elettorale: “lavoro prima di tutto”, “alleggerire la Regione”, “consumo del territorio zero”, “investire sul futuro”, “stare bene, stare in salute”. Il format è diverso dal solito. A un mese dalle regionali il Pd lancia la sfida a Tondo, e a Galluccio, in teatro. Con tanto di attore (Alessandro Mizzi) che strappa i primi applausi a un Giovanni da Udine riempito di dirigenti, candidati e simpatizzanti: «Scusate, sono triestino». [...]