I finanziamenti ai gruppi saranno rivisti

messaggeroveneto.gelocal.it – 22 maggio 2013

I finanziamenti ai gruppi saranno rivisti

Trieste. Un addetto in meno nella segreteria del presidente del Consiglio regionale e il congelamento dei fondi riservati sono due dei provvedimenti che il presidente Franco Iacop ha portato all’attenzione dell’Ufficio di presidenza, inseriti in un corposo ordine del giorno. Il fondo spese riservate del presidente, attualmente di 35.000 euro l’anno, non verrà utilizzato in attesa che vengano adottati gli atti necessari (modifiche al Regolamento interno e variazioni di bilancio) per farlo confluire nel fondo spese di rappresentanza, per il quale verrà previsto un puntuale regolamento di utilizzo e di rendicontazione.

«Una politica alla luce del sole – così l’ha definita Franco Iacop – in virtù della quale ogni nostra azione dev’essere trasparente, responsabile, controllabile e, senza cadere nella retorica, seria e onesta, come la gente ci chiede. E che si inserisce nella logica del risparmio, come impone la situazione generale del Paese». Iacop ha anche comunicato di aver costituito la Giunta delle elezioni, da lui presieduta – che nei prossimi giorni inizierà a lavorare per la convalida dei neo eletti consiglieri – chiamando a farne parte i Pd Daniele Gerolin e Vincenzo Martines, Emiliano Edera dei Cittadini, Alessio Gratton di Sel, Valter Santarossa (Aut. Resp.), Rodolfo Ziberna (Pdl), Claudio Violino (Ln) e Andrea Ussai (M5S). Lo stesso Edera presiederà la Commissione di vigilanza della biblioteca consiliare.

Tra le altre determinazioni dell’Ufficio di presidenza, l’assegnazione mensile – a decorrere da giugno – ai Gruppi consiliari per il loro funzionamento (complessivamente 67.712 euro), calcolata in base all’attuale normativa che già l’ha ridotta della metà, ma che verrà ulteriormente rivista per adeguarsi alle linee guida sulla spending review indicate dal Governo Monti. È stata anche fatta una prima valutazione sull’assegnazione degli spazi ai Gruppi consiliari che, con minime variazioni, dovrebbero mantenere grossomodo l’attuale collocazione, e su altre questioni di carattere logistico: anche in questo caso – in virtù del diminuito numero dei consiglieri regionali rispetto alla precedente legislatura – sarà possibile limare alcune voci di spesa.

Infine, una serie di atti dovuti riferiti alla corresponsione degli assegni vitalizi a chi ha maturato i tre requisiti riferiti età, cessazione dal mandato, regolarità dei versamenti. Inoltre, la sospensione del beneficio a chi è ritornato in Consiglio regionale dopo una o più legislature di assenza. È bene ricordare che il sistema dei vitalizi è stato abolito a partire da questa legislatura, sostituito da un regime contributivo facoltativo previsto dal decreto Monti.

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