(ACON) Trieste, 22 lug – MPB – La scelta di recepire il decreto Monti sui costi della politica non attraverso uno strumento normativo ex novo ma modificando una serie di leggi regionali esistenti e di intervenire così sull’attuale ordinamento regionale è stata sottolineata dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop che ha dato atto del lavoro svolto dal tavolo politico, prima, e poi dal gruppo tecnico ristretto in seno ad esso costituito, su “un tema di responsabilità che il Consiglio ha voluto affrontare fin dall’inizio del suo mandato, in considerazione della situazione: un impegno etico ad assumere una posizione trasparente rispetto ai costi della politica. Al di là delle differenziazioni di posizione il lavoro si è svolto in modo aperto e corretto – ha aggiunto ancora Iacop, ricordando che, oltre a rispondere alle disposizioni dell’articolo 2 del decreto che prevedono una serie di riduzioni ai costi della politica, “la proposta comprende anche il recepimento in linea di principio della normativa (prevista dall’articolo 1 del decreto) per il controllo della Corte dei conti sui rendiconti delle spese dei Gruppi consiliari. Un modo – ha concluso – per non sottrarsi alle esigenze di trasparenza anche per quanto riguarda il lavoro dei Gruppi”.
E l’assessore Gianni Torrenti, delegato per la Giunta a seguire la materia, ha ribadito l’importanza che la proposta di legge uscisse dal lavoro del Consiglio regionale, e ha espresso soddisfazione per il risultato positivo raggiunto: un lavoro che va incontro a una esigenza di valutare la politica che non può che riguardare tutti salvaguardando la dignità di ciascuno – ha detto non nascondendo che, per quanto riguarda l’assetto dei Gruppi, il tetto di spesa previsto dal decreto Monti pone anche problemi nuovi e significativi, ma evidenziando anche che l’intero intervento si sviluppa interamente in un quadro di autonomia.
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