Presidente Iacop: precisazione buste paga consiglieri regionali

(ACON) Trieste, 26 set – COM/AB – In merito a quanto pubblicato dalla stampa locale sulle retribuzioni dei consiglieri, si registra la seguente precisazione del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.

“Prosegue da parte del MoVimento 5 Stelle la campagna di disinformazione sul tema dei costi della politica, che ha portato forse a loro fortuna nelle recenti elezioni, ma che ha bisogno di un momento di verità che – come presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia – voglio porre rispetto a quanto pubblicato dalla stampa locale nei giorni scorsi rispetto alle retribuzioni degli assessori e oggi (giovedì) sulle retribuzioni dei consiglieri prima e dopo la legge regionale 10/2013 approvata il 31 luglio scorso dall’Aula di piazza Oberdan e meglio conosciuta come “legge taglia costi della politica”.

Non è infatti corretto confrontare due documenti che hanno diversi contenuti interni, facendo apparire un totale finale netto quale elemento di confronto per affermare la falsa verità che nulla è cambiato, che non si sono ridotti in maniera significativa gli emolumenti per le cariche politiche di Consiglio e Giunta regionale, al solo fine di giustificare la propria propaganda politica.

Venendo al confronto della busta paga dei consiglieri, c’è subito da evidenziare che nel mese di settembre è inserito un rimborso unico per trattenute non dovute dei primi tre mesi di mandato pari a 1.800 euro. Questo dato da solo indica come l’importo finale netto della retribuzione di settembre sia notevolmente più alto di quello che sarà a regime.

Inoltre, è da osservare come la legge 10/2013 abbia eliminato altre voci che in senso generale concorrevano a comporre la retribuzione o comunque i compensi ai consiglieri. Cito ad esempio il fondo specifico di 4.000 euro a mandato per spese legate all’attività di formazione e documentazione del consigliere, il rimborso delle spese per l’uso del Telepass sulla rete autostradale regionale (valore medio 100 euro al mese), il contributo da bilancio regionale sull’indennità di fine mandato, valutabile in circa 350 euro mensili e ultimo, ma direi il più importante dal punto di vista del valore monetario, l’abrogazione di ogni forma di vitalizio.

Ricordo che, come più volte ho affermato, oggi la “busta paga” del consigliere è assolutamente chiara, trasparente, leggibile e comporta l’unico compenso spettante per tutte le attività istituzionali, politiche e pubbliche che il consigliere stesso è chiamato a svolgere.

Ribadisco che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha fissato un tetto ai compensi virtuoso rispetto ai limiti previsti dal Decreto Monti e validi per tutte le Regioni, riducendosi di una quota del 10/15 % i compensi rispetto a tale limite.

Con questa manovra, la comparazione reale dei compensi – e non un confronto artefatto come quello presentato dal M5S – porta al sostanziale dimezzamento dei compensi previsti dall’XI legislatura in poi.”

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