messaggeroveneto.gelocal.it – 8 dicembre 2013. Di Anna Buttazzoni
Regione, parla Iacop: «I vitalizi degli ex consiglieri costano più degli stipendi»
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Il presidente del Consiglio mostra il bilancio 2014, il primo dopo la riforma «È l’undicesima Finanziaria cui partecipo e anche la più difficile mai vissuta»
Udine. Da martedì vedrà la sua undicesima Finanziaria. Franco Iacop ha affrontato cinque bilanci da assessore durante l’era di Riccardo Illy, cinque da consigliere d’opposizione e l’attuale da presidente del Consiglio. «Questa è la Finanziaria più difficile che abbia mai visto», spiega. Mostra le cifre del bilancio di previsione 2014 del Consiglio (meno 7,6 milioni rispetto al 2013, come mostra la tabella) e garantisce che è stato fatto tutto il possibile per tagliare i costi della politica senza compromettere la funzionalità dell’Assemblea.
«Tanto che – dice Iacop – per la prima volta nella storia della Regione i vitalizi già in godimento costeranno di più rispetto agli stipendi dei consiglieri». Iacop lancia un appello al centrodestra affinché non si eserciti in azioni da ostruzionismo strumentale. Ma apre anche un nuovo fronte. Da prassi il presidente del Consiglio non vota, ma in questa legislatura la differenza di voti tra maggioranza e minoranza è risicata e rischia di mandare sotto il centrosinistra. «Avvierò un confronto tra i capigruppo di maggioranza e minoranza per valutare se la prassi può essere superata, così da far votare anche il presidente dell’Assemblea».
Presidente, i vitalizi tolgono alle casse regionali 9 milioni l’anno. Nessun intervento è possibile?
«No. Con la legge varata in luglio abbiamo eliminato le pensioni ai consiglieri, ma quelle in godimento andranno a esaurimento e è possibile intervenire. Diverse sentenze spiegano che si tratta di diritti acquisiti che non si toccano».
Ritiene che sia stato fatto il possibile per tagliare i costi della politica?
«Sì. Con la legge varata a luglio abbiamo cancellato i vitalizi, gli assegni di fine mandato, abbassato i fondi ai gruppi e i trattamenti economici di presidenti, consiglieri e assessori di quasi il 40%. I costi sono stati ridotti pur garantendo l’esercizio del mandato ai consiglieri, considerando anche che il numero di eletti è calato e quindi l’impegno per ciascuno di noi è aumentato. Non è uno slogan, ma la realtà: con la riforma siamo una delle Regioni che assegna i compensi più bassi, sia ai componenti dell’Assemblea sia agli esponenti di giunta. D’ora in poi, inoltre, la trasparenza delle cifre sarà totale, perché è tutto scritto e non ci sono altre fonti cui attingere. La riforma dimostra il nostro impegno».
C’è stato qualche malumore nella composizione del bilancio del Consiglio?
«Qualche normale disappunto, ma il bilancio è stato condiviso. Abbiamo tolto tutto quanto ritenuto superfluo e ogni partito ha preso atto del momento difficilissimo».
A che punto sono le valutazioni sui bilanci dei gruppi?
«Entro fine anno i revisori dei conti consegneranno le relazioni sui rendiconti dei vecchi gruppi, per i soldi spesi da gennaio ad aprile, e così si chiuderà la gestione della X legislatura. Poi prenderà il via il nuovo iter».
Cioè?
«Entro fine anno saranno consegnati i bilanci dei gruppi redatti con la vecchia legge, per i mesi da maggio ad agosto. Mentre entro febbraio dovranno essere depositati i bilanci dopo la riforma sui tagli ai costi della politica, per i mesi da settembre a dicembre. Entrambi i plichi andranno alla Sezione di controllo della Corte dei conti, per la prima volta».