“Sì alla Camera delle Regioni”

La Stampa – 6 marzo 2014. Di D. M.

“Sì alla Camera delle Regioni”

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Nel concitato avvio della riforma elettorale, la Valle d’Aosta può stare per ora a guardare. L’«Italicum», il nuovo e controverso sistema con cui si eleggeranno i parlamentari, non toccherà in alcun modo il collegio uninominale che garantisce la rappresentanza valdostana. Perlomeno, alla Camera. Per il Senato, destinato a essere cancellato nella sua forma attuale per rinascere in una veste ancora da definire, certezze non ce ne sono.

L’iter della nuova legge è stato avviato ieri proprio alla Camera. Il deputato della Valle, Rudi Marguerettaz, ha assistito e partecipato alla lunga giornata di riunioni e trattative tra le forze politiche, alla ricerca di un accordo sulle soglie di sbarramento, sulla quota da raggiungere per il premio di maggioranza, sulle preferenze «che io vorrei fossero reintro dotte» dice Marguerettaz, e soprattutto sui tempi di approvazione. «L’intenzione – spiega il deputato valdostano – è scrivere una legge elettorale solo per la Camera, visto che il Senato sarà a sua volta trasformato. Secondo me però sarebbe stato più sensato avviare revisione della legge elettorale e riforma del Senato insieme. Si è invece arrivati a un compromesso». Il deputato valdostano conferma comunque che sul futuro di Palazzo Madama l’incertezza è totale: «Al lavoro dei “saggi” dei mesi scorsi non è seguito nulla. Manca un accordo e ognuno ha una visione diversa». Probabile però che Albert Lanièce passi alla storia come l’ultimo senatore valdostano eletto: «Potrebbe essere così e sarebbe comunque un onore» commenta lui.

I parlamentari valdostani sono favorevoli al superamento del bicameralismo perfetto: «Siamo sempre stati sostenitori – dice Lanièce – della creazione di una Camera delle Regioni. Però vogliamo che sia operativa e non abbia solo funzioni consultive. Il punto è che il governo deve dire con chiarezza se vuole creare uno Stato federale o tornare al centralismo».

Intanto di riforma dello Stato si è parlato anche in Valle. Ieri la prima Commissione «Istituzioni e autonomia» presieduta da Ego Perron ha ascoltato i presidenti del Consiglio Valle, Emily Rini, e del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco lacop. «È stata una discussione molto produttiva dice Perron – che ha permesso di mettere in evidenza che le Regioni a Statuto speciale possono essere modelli di efficacia ed efficienza e non luoghi di mero privilegio».

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