Il Piccolo – 26 aprile 2014. Di Silvio Maranzana
«Contro la rabbia populista i valori della democrazia»
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Quasi tremila persone hanno ricordato la Liberazione alla Risiera. Cosolini: uniti nell’Europa.
Le lacrime dei sopravvissuti che settant’anni fa hanno provato sulla propria pelle la violenza nazifascista e i campi di sterminio e ancora una volta con la propria presenza e i fazzoletti biancoazzurri al collo hanno voluto testimoniare il dolore più intimo, il monito contro «le ondate di rabbia populista che oggi sembrano voler sfidare i capisaldi dell’unità nazionale e il vincolo di appartenenza all’Europa» lanciato dal sindaco Cosolini, le quasi tremila persone presenti che hanno ribadito come la Risiera di San Sabba unico lager nazista dotato di forno crematorio dell’intera Europa meridionale costituisca una meta di pellegrinaggi storico-meditativi da ogni parte d’Italia e indirettamente possa alimentare il turismo a Trieste: la cerimonia del 25 Aprile ha riunito ieri passato, presente e futuro.
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E il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha sottolineato il dovere di «non smettere mai di comunicare il valore della Resistenza ai giovani che hanno la fortuna di vivere in un’Europa pacificata e senza confini, un’Europa tollerante nella quale il Friuli Venezia Giulia rappresenta un modello di convivenza, esempio virtuoso di diversità integrate che con confronto e dialogo diventano ricchezza».
[...] Tre le corone d’alloro deposte sul sito del forno crematorio: la prima da parte di Regione, Provincia, Comune di Trieste e Prefettura, la seconda degli altri Comuni della provincia, la terza da parte dei gruppi e delle associazioni. Alla cerimonia oltre alle associazioni dei partigiani, dei deportati, dei caduti, e a quelle combattentistiche e d’arma, un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria. [...]