Messaggero Veneto – 7 maggio 2014
«La nostra specialità esaltò quelle sinergie»
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La riflessione del presidente del Consiglio regionale Iacop: la sinergia con lo Stato perno della rinascita
Trentotto anni fa il sisma che distrusse il Friuli e si prese le vite di mille persone. Ieri quella giornata è stata ricordata in consiglio regionale dal presidente Franco Iacop a inizio seduta.
«Nel processo di ricostruzione del Friuli disastrato nel 1976 – ha detto – la Regione è stata protagonista della lunga fase ricostruttiva, coinvolgendo con coraggio e intuizione il sistema delle autonomie locali. Si è trattato della prima investitura alle Regioni di un compito tanto importante quanto complesso che, in occasione di precedenti calamità naturali, era stato gestito a livello centrale, il più delle volte con esiti incerti, se non proprio negativi. La rinascita delle zone terremotate ha conosciuto un esito positivo anche grazie alla straordinaria mobilitazione delle forze vive della società regionale, che ha trovato utili convergenze sulle problematiche, garantendo la ricerca di adeguate forme partecipative per fare della ricostruzione un processo comunitario. Il Friuli è oggi modello di competitività perché sa, pur nell’attuale congiuntura, attrarre e produrre ricchezza. Per una qualità della vita che sa infondere sicurezza, fornire reddito e occupazione, promozione culturale e valorizzazione territoriale».
«I friulani – ha proseguito Iacop – in quel terribile frangente di 38 anni fa diedero prova di saper reagire, rialzarono la testa e iniziarono a rifare di nuovo tutto, per spazzare via i segni della tragedia, con il fermo convincimento che la ricostruzione di case e industrie doveva avvenire negli stessi luoghi, ”dov’erano e com’erano”. Tutto questo è accaduto grazie all’attiva partecipazione popolare, ma anche al buon governo, alle leggi che la Regione ha ininterrottamente emanato per superare ogni e qualsiasi ostacolo, grazie agli uomini del governo regionale, ma anche ai rappresentanti dell’opposizione. Tutto ciò è potuto accadere grazie al rapporto sinergico tra la Regione e il Parlamento, che contribuì a superare ostacoli e difficoltà. Gli interventi legislativi della Regione hanno anticipato i principi del federalismo, rafforzando e valorizzando il ruolo degli enti locali. Il principio della sussidiarietà responsabile da noi è esaltato dalla specialità – ha sottolineato il presidente -, ancora più attuale se si considera la posizione geografica della nostra regione. La specialità, quindi, deve essere non soltanto salvaguardata, ma rafforzata: non è un privilegio, ma vera e propria assunzione di responsabilità, capacità di gestione diretta delle proprie risorse, ricavate dalla compartecipazione dei tributi riscossi in regione. La specialità trova la sua ragion d’essere anche nella presenza delle minoranze, con le quali la Regione ha costruito da sempre rapporti privilegiati di collaborazione».