2 giugno: Iacop a Staranzano assieme a ex ministro Kyenge

(ACON) Staranzano (GO), 2 giu – AB – E’ stata una vera festa quella organizzata per il 2 giugno dal Comune di Staranzano, perché ad animarla, a darle il vero significato, hanno contribuito gli alunni della V elementare della cittadina isontina. Assieme a loro il neo-eletto sindaco Riccardo Marchesan, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop – oratore ufficiale della manifestazione – e l’europarlamentare ed ex ministro Cécile Kyenge, invitata dal presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta dopo il recente spiacevole episodio di intolleranza apparso sul profilo Facebook di quell’ente e immediatamente rimosso.

Ed è stato lo stesso Gherghetta a scusarsi ancora una volta, ad assicurare che simili episodi non si ripeteranno mai più, ma soprattutto a ribadire che la cultura della gente di questa regione è altra cosa, è fatta di altruismo, bontà, tolleranza, apertura. “Siamo onorati – ha detto – di essere rappresentati da lei, prima in Italia e oggi in Europa”.

L’ex ministro ha avuto parole dolci nei confronti del Friuli Venezia Giulia e dei suoi cittadini: “Porto sempre gli orecchini con il tricolore che mi sono stati donati qui – ha sottolineato la Kyenge – perché per mé rappresentano i valori di una regione che ha in sé l’attaccamento alla Patria e alla Repubblica”.

Dopo le parole del sindaco Marchesan e i pensieri espressi dai giovani alunni, è stato il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop a evidenziare come la scelta di festeggiare a Staranzano il 2 giugno abbia un significato particolare, perché qui è nato quel Comitato 2 Giugno-Festa della Repubblica che si è battuto in questi anni per il ripristino di questo importante momento nella sua data originaria, Comitato per il quale ha speso alcune parole il suo presidente Benito Peres.

Iacop ha ripercorso brevemente le tappe più significative che hanno accompagnato l’Italia nei 68 anni da quel giorno in cui, dal referendum monarchia/repubblica, gli italiani scelsero di voltare pagina, di uscire dalle macerie della guerra, di una una dittatura e da una condizione economica e sociale che ne avevano umiliato la storia e le potenzialità.

E non ha potuto non ricordare il ruolo centrale che da quel giorno ne derivò per il Parlamento, le prime elezioni a suffragio universale, per gli uomini e per le donne, della storia d’Italia, il lavoro dell’Assemblea costituente e la nascita della Costituzione italiana e quella faticosa ma inarrestabile ascesa di un Paese che fino a quel momento aveva conosciuto emigrazione e sottosviluppo.

Ma il presidente non ha trascurato anche le pagine grige scritte dal terrorismo, dalla criiminalità organizzata, da Tangentopoli, fenomeni che però compattarono forze politiche, istituzioni, gli italiani tutti, che seppero ritrovare le ragioni della difesa della democrazia.

Oggi l’Italia è un Paese profondamente diverso – ha aggiunto – è una democrazia moderna, protagonista di una nuova Europa che sempre più, con le sue azioni e le sue decisioni, diventerà punto di riferimento del nostro vivere.

Al termine del suo intervento, il presidente Iacop si è soffermato sulla questione delle riforme che l’Italia sta affrontando. La nostra – ha detto – è una Costituzione esemplare, vitale e noi, come Regione Friuli Venezia Giulia, seguendone i principi vogliamo ancora una volta contribuire allo sviluppo del nostro Paese utilizzando bene la specialità, come abbiamo fatto finora e come chiediamo di continuare a farlo. Il 2 giugno, Festa della Repubblica – ha concluso Iacop – diventi allora la data di inizio di una nuova stagione per il nostro Paese, che ci riguarda tutti come cittadini e ci richiama a quei valori e a quegli ideali che abbiamo sempre sentiti come nostri.

Alla manifestazione di Staranzano erano anche presenti l’on. Giorgio Brandolin, la sen. Laura Fasiolo, il consigliere regionale Diego Moretti e un saluto, a nome della comunità di Rence, località slovena sulla riva sinistra del Vipacco a 5 chilometri da Gorizia, è stato portato da Miran Pahor.

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