Enogastronomia: Serracchiani, alleanza Fvg-Piemonte simbolo Italia. Bolzonello: promuovere il territorio con il confronto. Iacop: insieme grandi individualità crea sistema forte
Trieste, 20 lug – Gemellaggio confermato per il secondo anno consecutivo tra i vini bianchi del Friuli Venezia Giulia e quelli rossi del Piemonte.
“Ritengo che si possa mettere insieme il buon cibo e la cultura ma anche il buon vino”, ha commentato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso di Collissioni, il festival di musica, letteratura ed enogastronomia in corso di svolgimento a Barolo, dove gli estremi Nordest e Nordovest d’Italia hanno siglato un’importante alleanza operativa.
“Siamo due territori distanti tra di loro – ha evidenziato Serracchiani nel corso di un dibattito a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il vicepresidente Sergio Bolzonello, il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino – ma con tante cose che ci legano. Dobbiamo cercare di mettere insieme le forze, le idee, i tanti prodotti di qualità per creare dei percorsi nazionali ed internazionali che esaltino il grande patrimonio culturale ed enogastronomico che abbiamo”. “Questo gemellaggio – ha insistito – vuole essere una sorta di biglietto da visita che dimostri quanto gli italiani sappiano fare le cose bene lavorando in squadra”.
“Stiamo cercando di creare le condizioni – ha proseguito la presidente – affinché un’emanazione di Collisioni approdi anche in Friuli Venezia Giulia, magari in una delle nostre manifestazioni enogastronomiche, come Aria di Festa, dove il protagonista è il prosciutto di San Daniele. Ci piacerebbe mettere assieme – ha sottolineato – il prosciutto, gli ottimi vini e i diversi territori che ci rappresentano”.
Sollecitata sulla valenza di Expo 2015 per tutta l’Italia, Serracchiani ha spiegato quanto sia “necessario portare l’Expo fuori Milano perché riteniamo sia una opportunità straordinaria per tutto il paese. Il turista che viene a Milano per Expo – ha detto la presidente – dopo aver visitato i padiglioni delle regioni sarà incuriosito e deciderà, magari, di conoscere le singole realtà perché vorrà conoscere un luogo simbolo del nostro cibo, della nostra qualità, ma anche del nostro territorio”. “Il Friuli Venezia Giulia – ha assicurato Serracchiani – sta lavorando su Expo nonostante qualche difficoltà di comunicazione con le sedi organizzative di Milano e Roma. Stiamo creando un rapporto molto stretto con i nostri sindaci, aiutandoli a realizzare degli eventi sul nostro territorio al fine di creare le condizioni per cui il turista possa conoscere le varie aree attraverso i sentieri culturali, attraverso l’enogastronomia e l’agroalimentare, cercando di mettere insieme territorio e prodotto”.
“Abbiamo un patrimonio culturale non delocalizzabile – ha concluso la presidente – che dobbiamo imparare ad amare ma anche ad utilizzare al meglio per essere quel Paese straordinario che siamo”.
A questo proposito, è intervenuto Bolzonello che ha ribadito “l’impegno del Friuli Venezia Giulia in un’operazione sperimentale quanto audace, volta a mettere assieme tutte le attività produttive, in particolare agricoltura e turismo”.
“Vogliamo promuovere il nostro territorio con il confronto, non dicendo che siamo i più bravi. Ecco spiegata – secondo il vicepresidente della Regione – la decisione di portare nel 2015, il Concorso Mondiale del Sauvignon in Friuli Venezia Giulia dove i nostri bianchi si confronteranno con i migliori bianchi del mondo”.
Sulla necessità di fare squadra, utilizzando al meglio l’unicità dei singoli territori, si è soffermato anche Iacop. “In Friuli Venezia Giulia – ha affermato il presidente del Consiglio regionale – esiste una coscienza collettiva che considera l’insieme delle grandi individualità come una proposta di sistema. Il grande turismo e le offerte che possiamo dare sono legate anche alla responsabilità della politica di guidare gli imprenditori”.
ARC/Com/RED