Messaggero Veneto – 29 luglio 2014. Di Maurizio Cescon
Premio al successo degli emigranti
Dal glottologo al poeta: 32 i protagonisti friulani e giuliani noti nel mondo
Trieste. C’è il glottologo e il filantropo, il capitano d’industria e il costruttore della Freedom Tower a New York, dove prima dell’11 settembre 2001 c’erano le Torri gemelle. C’è l’imbianchino inventore della festa della polenta in Alsazia e la ristoratrice che negli Stati Uniti è un’icona di italianità. E ancora un paio di sindaci, un deputato, alcuni accademici, la professoressa universitaria nota per le sue ricerche per una cura dell’Aids, il ricercatore di papirologia, l’analista finanziario che ha fatto fortuna, uno dei più bravi fotoreporter del Sud America, il direttore di giornali, il navigatore e il grande poeta. Trentadue personaggi di successo made in Friuli che si sono imposti negli angoli più disparati del pianeta, dall’Australia, alla Cina, dal Brasile al Canada, senza dimenticare i capisaldi dell’emigrazione nella vecchia Europa, Svizzera, Belgio, Germania e Francia. Per ché quella dei friulani, dei giuliani, degli istriani costretti all’esodo dopo la Seconda guerra mondiale, è stata essenzialmente una storia di emigrazione, che talvolta ha prodotto grandi frutti. E ieri mattina la terra dalla quale sono partiti, alcuni sono addirittura nati all’estero, li ha voluti premiare. In modo ufficiale, solenne, in occasione dei 50 anni dell’autonomia regionale, in una sala del Consiglio gremita di gente. Una medaglia che raffigura un’immagine tratta dall’altare votivo per la vittoria sull’imperatore Massimino il Trace, ucciso dai suoi legionari ad Aquileia nel 238 d.c., che sul retro porta inciso il nome di ciascun premiato con la dicitura “Per aver onorato la terra d’origine”, un libro, tanti sorrisi e strette di mano.
«La medaglia di benemerenza consegnata ai protagonisti dell’emigrazione è un simbolo – ha detto la presidente Serracchiani -, il simbolo di un legame che non si è spezzato e di un dialogo vivo e attuale che continua ad alimentarsi. Sono orgogliosa di poter aggiungere, a una trama di relazioni umane, il grazie del Friuli Venezia Giulia. Questa è un’occasione preziosa, in quanto permette di confermare alcuni punti cardinali dell’azione della Regione, che guarda con particolare interesse ai corregionali all’estero che hanno avuto la capacità di emergere in un ampio ventaglio di settori nei Paesi che li ospitano». «Dobbiamo un grazie alle Associazioni – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale Iacop – che hanno indicato i nomi dei protagonisti tra le comunità di emigranti di cinque continenti e una ventina di Paesi. I protagonisti che ospitiamo rappresentano idealmente le tante generazioni di emigranti che in Europa, nel Nord e Sud America, in Australia e in Sudafrica si sono distinti per laboriosità e impegno, contribuendo a elevare l’immagine del nostro Paese nel mondo».
I premiati sono: Enzo Bortolussi, Marco Casula, Mario Collavino, Anita Cossettini, Oreste D’Agosto, Enzo Gandin, Luis Emilio Grion, Antonio Martinis, Dionisio Scarpin, Lidia Bastianich. Konrad Eisenbichler, Claudio Ferranda, Nicolo Giuricich, Ruggero Melan, Dario Nelli, Mario Alejandro Borghese, Giorgio Cadorini, Claudio Verona, Leonardo Zanier, Lorenzo Luigi Colussi, Valentino Morassut, Nerina Mogentale Profizi, don Vitaliano Papáis, Vicenzino Ugo Vezzato, Nathan Carlig, Pio Cencigh, Walter Cernoia, Cesar Luis De Luca Zabrieszach, Ennio Carini, Mario Micheli, Pavao Perugini e Giuseppe Piccoli.