Messaggero Veneto – 31 luglio 2014
Un patto con i friulani d’Argentina
Il progetto punta a migliorare la produttività agricola nei territori
Udine – Firmate nella sede di rappresentanza della Regione, le convenzioni del progetto «Pacto territorial» (per i prodotti alimentari, la qualità, le tradizioni e il territorio) che interessa le municipalità argentine di Avellaneda e di Colonia Caroya, due delle tre realtà fondate dagli emigranti friulani intorno al 1880 (la terza è Resistencia) e ancor oggi le più rappresentative della presenza friulana in Argentina. Un progetto che punta a migliorare la produttività del settore agricolo dei due territori argentini grazie all’uso razionale ed efficiente dell’acqua, che permetterà di ampliare le superfici irrigate. A siglare l’accordo – alla presenza del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, assieme al consigliere Claudio Violino assessore all’agricoltura quando prese il via l’iter del progetto che vede la Regione capofila e partner tecnico con l’Ersa – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (rappresentata dal direttore Paolo Stefanelli) – sono stati i sindaci di Avellaneda Dionisio Scarpin e di Colonia Caroya Luis Grion, partner locali, e Dante Dentesano, presidente del Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, partner regionale.
Complessivamente, 185.000 euro il valore del progetto teso a sostenere le iniziative di sviluppo locale e il settore agroalimentare; il contributo regionale ammonta a 175 mila euro, mentre gli altri 10 mila derivano dall’apporto dei partner (Ersa, Consorzio, Municipalità). Serviranno per compiere l’analisi di fattibilità del progetto di irrigazione, per il trasferimento di conoscenze per la certificazione delle filiere produttive, e per il rafforzamento dell’internazionalizzazione delle imprese. Attraverso questo progetto si rafforza la collaborazione regionale già in atto con la Provincia di Santa Fé, di cui la municipalità di Avellaneda fa parte, e si riavviano i rapporti della Regione con la comunità dei friulani che vivono a Colonia Caroya.