Presidente Iacop incontra comunità terapeutica “Meta” di Udine

Presidente Iacop incontra comunità terapeutica "Meta" di Udine

(ACON) Trieste, 12 set – AB/ET – La Comunità terapeutica “Meta” di Udine ha fatto visita al Consiglio regionale, dove è stata accolta dal presidente Franco Iacop.

È la prima volta che il Consiglio regionale riceve nella sua sede di Trieste una comunità terapeutica e l’iniziativa – è stato spiegato – si inserisce nel quadro delle attività esterne che periodicamente vengono proposte in contesti diversi dagli spazi abituali frequentati durante le attività quotidiane. “Si tratta di un momento simbolicamente alto – è stato sottolineato – in quanto si propone l’avvicinamento alle istituzioni e a una vita maggiormente aderente alla legalità”.

Il presidente Iacop, dopo aver brevemente illustrato il funzionamento della Regione, ha risposto a diverse domande sull’autonomia e i rapporti con lo Stato, sulle competenze regionali e il finanziamento delle stesse. “Siate protagonisti del vostro futuro – ha detto agli ospiti – e siate consapevoli delle possibilità che avete, delle scelte che potete operare, delle opportunità che vi offre la conoscenza, anche delle istituzioni. Conoscere rende possibile scegliere e decidere”. La Comunità terapeutica diurna “Meta” del Ser.T di Udine è un servizio dell’Azienda sanitaria 4 “Medio Friuli” che fa riferimento al Dipartimento delle dipendenze diretto da Francesco Piani. La finalità di questa struttura consiste nella presa in carico di soggetti tossicodipendenti e alcooldipendenti, anche in regime di semilibertà o di misure alternative alla detenzione, in un ambiente fisico esclusivo, dove le persone seguono un programma riabilitativo psicosociale che comprende, accanto ad attività sportive, laboratori di falegnameria, ceramica, coinvolgimento nella preparazione dei pasti, condivisione di momenti ludici, colloqui terapeutici individuali e di gruppo, con la partecipazione anche dei familiari.

La struttura è mista e può accogliere fino a un massimo di 15 utenti in un programma che si sviluppa in circa 18 mesi. In relazione alle diverse situazioni individuali la Comunità: l’inserimento di utenti anche a “bassa soglia” attraverso uno spazio dedicato (Servizio di preaccoglienza); attività in collaborazione con l’Ufficio esecuzione penale esterna per la predisposizione, la fattibilità e il monitoraggio dei programmi finalizzati all’ottenimento di misure alternative alla detenzione; la progettazione di interventi sociali di reinserimento sociale e lavorativo, anche in collaborazione con i servizi sociali presenti sul territorio di appartenenza dell’utente.

Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno visitato anche la biblioteca consiliare.

Foto F. Parenzan

Share

Commenti

comments

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono disattivati