Il Piccolo – 4 novembre 2011. Di Gianpaolo Sarti
Stretta sui vitalizi, la maggioranza accelera
Pronto un gruppo di lavoro che adeguerà la norma ai diktat di Roma. Aiuti contro la povertà tra le priorità della coalizione
Prendere ai ricchi, dare ai poveri. A Palazzo andrà di moda il cappello da Robin Hood. Di qui ai prossimi mesi la nuova stagione di riforme della Regione, inaugurata ieri in un mega vertice di maggioranza in piazza Unità, parla chiaro: una svolta decisa al sociale, con l’introduzione di una forma concreta di sostegno al reddito per le fasce della popolazione che hanno più bisogno, e un’altra sforbiciata ai privilegi della Casta. [...]
Nel conclave di ieri – alla presenza di buona parte dell’esecutivo (mancavano solo Bolzonello e Panariti, impegnati altrove), capigruppo, presiedenti di Commissione e segretari regionali di partito -, il presidente del Consiglio Franco Iacop ha spiegato a tutti cosa ci sarebbe da fare per adeguarsi a quanto hanno stabilito il mese scorso i presidenti delle altre assemblee regionali d’Italia, alla prese con la spending review dei privilegi. Iacop ha letto a tutti un documento, la base di riferimento su cui poi l’aula – con un gruppo di lavoro apposito – partorirà una normativa propria da applicare a partire dal 2015. Il diritto alla corresponsione dell’assegno, innanzitutto, dovrà decorrere al compimento del 65° anno d’età (con un minimo di 5 anni di contribuzione) e non più a 60, come avviene per Camera e Senato. Disposizione che sarà valida per tutti gli eletti che hanno maturato il diritto al vitalizio, ma che non lo prendono ancora. I consiglieri, inoltre, dovranno rinunciare a una fetta di pensione, per un periodo non superiore a un triennio. In questo caso verrebbero rispettati i criteri di proporzionalità rispetto al guadagno. Quote da alzare ulteriormente per chi annovera incarichi parlamentari.
L’altro grande capitolo varato politicamente ieri, tocca appunto il sociale. La giunta stanzierà una somma precisa in Finanziaria per poter intervenire con un sostegno in denaro per chi è in condizioni di necessità. Le modalità sono tutte da stabilire: «Non abbiamo battezzato il nome dell’intervento – chiarisce l’assessore al Bilancio Francesco Peroni – perché stiamo ancora studiando i vari modelli esistenti e la sostenibilità finanziaria». Difficile, peraltro, quantificare il volume di fondi da blindare. D’accordo il capogruppo Pd Cristiano Shaurli: «Valuteremo la tenuta economica, cercando di trovare meccanismi che siano in grado di intervenire sulle peculiarità locali». E la segretaria Antonella Grim:«Abbiamo tracciato il percorso di governo dei prossimi anni». [...]