Il Gazzettino – 22 gennaio 2015. Di Elisabetta Batic
La legge per ridurre gli assegni regionali
Vitalizi anche a 60 anni ma con tagli. Niente cumulo con indennità pubbliche
La versione definitiva del progetto di legge che approderà in aula il 5 febbraio. Le penalità per l’anticipo dell’assegno saranno pari al 2,5% per ciascuna annata
Trieste – Ci sono volute oltre tre ore ma alla fine il gruppo di lavoro sui vitalizi è riuscito a dare il via libera ad un progetto di legge (12 articoli) condiviso e sottoscritto da tutte le forze politiche presenti al tavolo (tranne M5S che propone assegni con sistema contributivo a partire da 66 anni) presieduto dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop.
Il testo approderà in Aula il 5 febbraio previo step in 5. Commissione il 29 gennaio. Le misure introdotte saranno valide fino al 30 giugno 2018. Se da un lato vengono confermati i tagli dal 6 (per importi lordi fino a 2 mila euro) al 15% (oltre i 6 mila euro) dall’altro sono state introdotte alcune novità: sarà possibile chiedere l’anticipazione dell’assegno (percepito dal 65° anno d’età) a 60 anni ma con una penalizzazione del 2,5% (per sempre) per ogni anno anticipato (si devono avere alle spalle almeno 10 anni di contribuzione) ed è la ragione per cui Cittadini e Sel hanno chiesto di rinviare il tavolo la volta prima, aliquote maggiorate del 50% (non più del 40) se il beneficiario è titolare di un altro vitalizio erogato dal Parlamento italiano e/o europeo nelle seguenti misure: -9% fino a 2 mila euro lordi, -13,5% da 2 mila a 4 mila euro, -18% da 4 mila a 6 mila euro e -22,5% per importi superiori ai 6 mila euro lordi. Si introduce, poi, «l’esercizio dell’opzione», in sostanza non si potrà cumulare il vitalizio con altre indennità derivanti da enti e società partecipate ma scegliere se mantenere l’assegno o l’indennità da presidente, vicepresidente o amministratore delegato (l’esempio è quello dell’ex consigliere nonché presidente dell’Aeroporto di Ronchi Sergio Dressi).
«Ci sarà una ricognizione da fare» commenta Iacop, sottolineando la coerenza della misura con le disposizioni esistenti. «Questa norma – aggiunge – completa un quadro volto all’abbattimento delle spese dovute ai costi della politica». Sempre da Iacop l’appello alle forze politiche di presentarsi unite per esprimere una posizione seria e responsabile. «Siamo disposti a fare uno sforzo di moralità e responsabilità pur di fronte a tagli anche dolorosi per chi già acquisisce il vitalizio – commenta Bruno Marini (Fi) ma senza cedere alle posizioni demagogiche e populiste dei grillini». Relatore unico sarà Paride Cargnelutti (Ncd).