Premiati i vincitori di “Coltiva l’ingegno”

Messaggero Veneto – 26 gennaio 2015

Premiati i vincitori di “Coltiva l’ingegno”

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Fra gli appuntamenti di Agriest 2015, a Udine Fiere, ci sono state le premiazioni, da parte del presidente del consiglio regionale Franco Iacop, dei vincitori della seconda edizione del concorso “Coltiva l’ingegno”, ispirato ai contenuti del Programma di sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia e rivolto ai giovani che frequentano le scuole secondarie della regione. Vi hanno aderito quattro scuole Cefap di Codroipo, ISIS Brignoli di Gradisca d’Isonzo, Istituto Flora di Pordenone, IAL di Aviano -. Nove gli elaborati a concorso, due i premiati: primo classificato l’elaborato “Dal mulino alla tavola” che ha coinvolto 38 studenti di varie classi del Cefap di Codroipo: nel progetto sono stati messi in sinergia diversi attori della filiera, ovvero l’operatore montano, quello agroalimentare e quello che si occupa della trasformazione del prodotto, partendo dal mais coltivato in Carnia dalla metà dell’800, la cui farina prodotta nell’antico mulino Zoratto è utilizzata per la panificazione dolce e salata. Nella categoria singoli si è distinta Elena Ustolin, dell’Isis Brignoli di Gradisca, con il progetto “The Green Island”, nel quale la concorrente ha analizzato il caso dell’isola di Panzane, ipotizzando la riqualificazione della località e un recupero naturalistico per evitarne degrado e abbandono. Fra gli altri sette elaborati, è stato segnalato un breve video animato intitolato ” Potatos Ogm vs Ovoledo”, sul tema dei prodotti Ogm-free riferito in questo caso alla patata, realizzato da uno studente dello Ial di Aviano.

Il presidente del consiglio Iacop, condividendo con i ragazzi la sua personale esperienza nel mondo rurale in quanto figlio di casaro, ha sottolineato come l’iniziativa del concorso sia una opportunità che la Regione, attraverso l’autorità di gestione del Psr, offre ai giovani per incontrare il mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare, vini compresi, con la filosofia di vita che vi è sottesa: la capacità di innovare anche i processi gestionali interpretando l’agricoltura come una nuova dimensione imprenditoriale.

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