(ACON) Trieste, 17 feb – AB – Il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop è stato ricevuto in audizione a Roma, assieme al presidente della V Commissione consiliare Vincenzo Martines, dalla I Commissione affari costituzionali del Senato alla quale ha illustrato i principali passaggi politici e istituzionali del processo di riforma del sistema delle autonomie locali in atto nella nostra regione, contenuti in un documento di sintesi che ha offerto alla valutazione dei senatori.
Iacop ha iniziato dalla legge regionale 1 del 2006 che dava un primo forte impulso alla razionalizzazione dell’assetto degli enti locali, per poi richiamare quanto approvato in questa XI legislatura regionale, che in meno di due anni ha visto ripartire il processo di riforma e di riordino del sistema Regione-Enti locali.
In questo contesto si inserisce l’iniziativa parlamentare del sen. Pegorer, che con il ddl 77 del marzo 2013 ha inteso proporre la modifica dello Statuto regionale nella previsione dell’eliminazione del livello intermedio delle Province. Questa iniziativa affianca la volontà del Consiglio regionale che, con la proposta di legge inviata alle Camere, aveva ugualmente ipotizzato questa modifica, discostandosi solo per la previsione di istituzione possibile della Città metropolitana. In ciò – ha sottolineato Iacop alla Commissione di Palazzo Madama – la volontà politica del Consiglio regionale non vorrebbe questo istituto obbligatorio, ma lascerebbe al legislatore regionale la facoltà di introdurla con valutazioni coerenti a quanto già oggi avviene con le Unioni intercomunali.
Il presidente Iacop ha quindi ricordato l’ulteriore legislazione regionale in materia, esercitata in virtù della competenza primaria riconosciuta alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia sull’ordinamento dei suoi Enti locali.
La legge 2 del 2014 che, anticipando i contenuti della riforma Del Rio, trasforma le Province in enti di secondo grado e ne disciplina le relative elezioni; la 14 del 2014 sulle fusioni dei Comuni, che rivede questo procedimento introducendo la possibilità che si possa avviare anche sulla base della richiesta di un determinato quorum di elettori, e non più solo dai Consigli comunali; la legge 26 del 2014 che prevede un forte impulso all’esercizio associato delle funzioni comunali attraverso un Piano di riordino territoriale con la creazione delle Unioni intercomunali, tendenzialmente sull’intero territorio regionale, in grado di assorbire il concetto di Città metropolitana. Lo stesso provvedimento reca una serie di disposizioni per una complessiva riallocazione delle funzioni amministrative, individuando in particolare le funzioni provinciali che saranno trasferite dal primo gennaio 2016 alle nuove Unioni intercomunali o alla Regione, nonché quelle che rimarranno alle Province fino a quando non saranno definitivamente soppresse con la riforma dello Statuto che la Regione propone al Parlamento.
Il presidente Iacop ha concluso la sua illustrazione auspicando un esame spedito della proposta di legge consiliare da parte del Parlamento per poter dare compiuta attuazione alle previsioni regionali in materia di enti locali.
All’audizione in I Commissione, presieduta dalla sen. Anna Finocchiaro, oltre al sen. Carlo Pegorer primo firmatario del ddl 77, erano presenti anche i senatori del FVG Francesco Russo e Alessandro Maran.