(ACON) Trieste, 4 mar – AB – Depositata in Consiglio regionale una petizione che chiede il mantenimento dell’Ufficio postale di Goricizza che, con i suoi quasi 900 abitanti, è diventata la più importante frazione di Codroipo, che ne conta oltre 16.000. L’Ufficio Postale – ha spiegato Lorenzo Savonitto, in rappresentanza del Comitato civico promotore della petizione, al presidente Franco Iacop e al consigliere Vittorino Boem – è una delle più antiche istituzioni del paese, avendo origini quasi secolari, paese che ha assistito a uno sviluppo demografico che in questi ultimi 15 anni, con le nuove urbanizzazioni, ha superato il 20%.
La zona che converge sull’Ufficio postale di Goricizza è ben più ampia dei confini della frazione; da sempre ha servito anche Pozzo e Beano e la sua influenza si espande su un bacino naturale di oltre 1500 persone, cui si aggiunge la caserma dei Lancieri di Novara, che dista 500 metri dall’Ufficio Postale.
Se l’orario settimanale fosse ripristinato nella sua integrità (attualmente l’apertura è di tre giorni la settimana), i servizi postali potrebbero essere garantiti nella loro interezza giovandosi del personale ora esistente, e la soddisfazione della cittadinanza, delle attività e delle Forze Armate sarebbe piena. Invece è ventilata la soppressione di questo servizio pubblico con accentramento sull’Ufficio di Codroipo, che comunque dovrebbe essere potenziato perché già ora risulta spesso intasato.
Aziende, liberi cittadini e pensionati si sono uniti a questa petizione, che ha raccolto in pochi giorni oltre 1.200 firme, per ottenere il ripristino a orario pieno settimanale, o almeno il mantenimento dell’Ufficio postale di Goricizza e Pozzo così com’è, per non mettere in grave disagio la comunità nelle sue componenti più fragili e più in difficoltà e per non aumentare la sfiducia nelle istituzioni, di cui la Posta è sempre stato una delle espressioni più popolari e radicate nel territorio. Tanto che la stessa Giunta municipale di Codroipo ha fatto propri i contenuti della petizione in un ordine del giorno.
La petizione – così il presidente Iacop – ha motivazioni fondate perché i servizi, compreso quello postale, sono un patrimonio delle comunità e il loro mantenimento non sempre può essere ridotto al mero dato economico.
Siamo consapevoli – ha aggiunto Iacop – della gravità di un problema che è diffuso a livello nazionale e che in Friuli Venezia Giulia interessa già tredici uffici: la chiusura dei servizi di prossimità significa soprattutto impoverire un territorio.
Trasmetterò immediatamente la petizione alla Commissione competente affinché la possa esaminare in tempi rapidi – ha assicurato il presidente – così questo documento andrà a rafforzare una mozione che è già all’attenzione del Consiglio regionale. E faremo avere questi atti anche ai nostri parlamentari che si stanno muovendo a livello nazionale, ha concluso Iacop ricordando come i senatori del FVG Fasiolo e Pegorer abbiamo già presentato un’interrogazione a Palazzo Madama.
Foto Montenero