Taglio del vitalizio fino a 855 euro per gli ex onorevoli

Messaggero Veneto – 15 aprile 2015. Di Anna Buttazzoni

Taglio del vitalizio fino a 855 euro per gli ex onorevoli

Con la nuova legge sforbiciata ai 20 titolari di doppi assegni. I maggiori sacrifici per Saro. L’incognita del ricorso al Tar

Il taglio è arrivato anche per loro, per i politici con il doppio vitalizio. Quegli ex parlamentari, nazionali ed europei, che hanno lavorato anche in Consiglio regionale, maturando il diritto a due pensioni. Calcolatrice alla mano l’Ufficio di presidenza del Consiglio ha definito il taglio del vitalizio regionale, che va da un minimo di 155 euro a un massimo di 855, sulla cifra mensile lorda. La riduzione sarà in vigore da marzo al giugno 2018.

Rispetto a un mese fa, quando solo in quattro avevano comunicato il loro assegno da parlamentare, ieri l’Ufficio di presidenza ha preso atto che sono stati recapitati i dati di tutti i 20 ex onorevoli. I vertici politici dell’Assemblea Fvg hanno quindi potuto applicare, come da legge regionale varata a febbraio, le riduzioni temporanee del vitalizio regionale. Ma per chi ha ricoperto più incarichi elettivi il calo è stato maggiore rispetto a chi, invece, ha svolto solo il ruolo di consigliere regionale.

Gli ex politici romani, quindi, per i prossimi tre anni dovranno fare i conti con sforbiciate del 9 per cento con un assegno fino a 2 mila euro; del 13,5 da 2 mila a 4 mila; del 18 da 4 mila a 6 mila e del 22,5 se supera i 6 mila. I risultati sono che il recordman dei tagli è Giuseppe Ferruccio Saro, che ogni mese dovrà rinunciare a 855,65 euro della pensione che gli viene garantita dal Consiglio regionale. In due lo seguono, Milos Budin e Diego Carpenedo, con un calo di 646,39 euro. La maggior parte degli altri ex colleghi dovrà sopportare tagli dai 300 ai 445 euro. A meno che il ricorso presentato da 51 ex, tra cui spiccano anche alcuni onorevoli, non rimetta tutto in discussione. Non per l’Ufficio di presidenza del Consiglio che ieri, con il calcolo degli ex onorevoli, ha chiuso la partita di applicazione della legge regionale. Ora saranno il Tar del Fvg - tribunale amministrativo regionale – o la Corte costituzionale a stabilire se i tagli sono equi e legittimi. Ieri è stato il presidente del Consiglio, Franco Iacop (Pd), ha informare i colleghi che il ricorso al Tar è stato notificato agli uffici dell’Assemblea regionale. 151 ricorrenti si sono affidati all’avvocato bellunese Maurizio Paniz – ex onorevole di Forza Italia – e chiedono il giudizio di incostituzionalità della legge regionale sui vitalizi, provvedimento che però il governo di Matteo Renzi ha già deciso di non impugnare.

«Siamo convinti di aver operato in termini coerenti alla necessità di contenere la spesa pubblica», ha commentato Iacop. «Il ricorso sta nella libertà di ognuno di tutelare i propri interessi e ci rimettiamo alle decisioni dei giudici, ma – aggiunge Iacop – abbiamo approvato una riduzione temporanea, sostenibile e proporzionata».

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