Messaggero Veneto - 3 Maggio 2015. Di p.c.
Da Avasinis l’appello a responsabilità e impegno
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Grande partecipazione, ieri mattina, alle celebrazioni per il 70° anniversario dell’eccidio di Avasinis perpetrato il 2 maggio 1945 da truppe nazifasciste in ritirata. La chiesa parrocchiale di Trasaghis ha accolto numerose persone della Val del Lago, e assieme a loro si sono uniti anche i sindaci e amministratori del territorio. Tra le autorità, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo, il questore di Udine Claudio Cracovia, e Adriana Geretto dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra. Dopo la messa, il corteo ha raggiunto il cimitero dove è collocato il monumento “Martiri 2 maggio 1945″ sul quale sono state appoggiate tre corone da parte del Comune, dell’Anpi e dell’Associazione vittime civili di guerra: «Oggi che molte persone che hanno vissuto quei fatti stanno scomperando – ha detto il sindaco Augusto Picco - è importante consegnare la storia alla memoria e che quegli avvenimenti siano raccontati da chi c’era e fermati nei libri. Per questo motivo abbiamo ristampato i diari di don Zossi».
«Il messaggio della Resistenza – ha detto il presidente Iacop – al di là di qualsiasi retorica, rappresenta una lezione di responsabilità, di impegno, di coraggio e mantiene ancora oggi immutati i suoi fondamenti che troviamo nei principi sanciti dalla nostra Carta costituzionale. Dobbiamo tenere alta la bandiera della pace, della solidarietà, della tolleranza, della convivenza, con la partecipazione attiva delle popolazioni».