Progetto Lazos: 11 ragazze friulane rientrano dall’Argentina

Progetto Lazos: 11 ragazze friulane rientrano dall'ArgentinaTutte le foto

(ACON) Udine, 24 ago – RCM – Creare un legame tra giovani che condividono le stesse origini: è questo, in sintesi, lo scopo degli organizzatori del progetto Lazos.

Quindici anni fa furono loro i primi a partire dall’Argentina per andare a conoscere la “Piciule patrie” che i loro genitori avevano dovuto lasciare in anni in cui si era migranti per necessità. Oggi quei ragazzi, diventati adulti, dirigono il Centro friulano di Avellaneda (fondata da friulani nel 1879) e hanno ideato Lazos, un progetto rivolto a giovani della nostra regione desiderosi di vivere per un certo periodo nel Paese che continua a ospitare tanti connazionali, l’Argentina appunto, condividendo con le famiglie che li hanno accolti un mese di esperienze fatte di lezioni di lingua, storia, geografia, politica, ma anche tango e tipiche ricette culinarie. Un’occasione assolutamente a 360 gradi, insomma, per vivere un vero scambio tra chi può spiegare cosa significhi vivere in Friuli nel terzo millennio e chi, invece, può raccontare cosa voglia dire averlo fatto nel secolo scorso.

A lasciare il Friuli per Avellaneda, dal 18 luglio al 20 agosto, sono state 11 studentesse meritevoli sotto l’organizzazione del Convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale e il sostegno della Regione FVG attraverso il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, che da sempre crede negli scambi che devono restare vivi e indissolubili tra le famiglie create dai nostri connazionali all’estero e le famiglie di origine, conscio che il numero dei friulano-giuliani nel mondo ha ormai superato quello dei residenti in regione.

Il progetto Lazos – ha avuto modo di dire Iacop alle ragazze rientrate a casa – ha il merito di mantenere forte il senso dell’identità delle origini, è una reale opportunità per sviluppare il tema delle origini in modo avanzato. A voi che siete giovani e avete il futuro davanti, anche riflettendo su ciò che è stata l’immigrazione, il compito di trovare nuovi stimoli e nuove opportunità nel mondo. Sicuramente l’insegnamento è che ieri si partiva per necessità, per scappare dalla miseria, oggi può essere una possibilità di conoscenza e un’opportunità di esperienza.

Maria Luz Mucchiut, presidente del Circolo friulano di Avellaneda, ha portato il saluto del sindaco della sua città, Dionisio Scarpin e ha rimarcato come il progetto Lazos sia stato pensato per dare ospitalità a giovani friulani da parte di famiglie argentine di origine friulana con figli dell’età degli ospitati, per un interscambio e dunque un arricchimento che avvenisse da ambo le parti.

Speriamo questo sia il primo di molti progetti di interscambio – ha detto la Mucchiut -, da realizzare grazie al coinvolgimento di tanti tra istituzioni argentine, famiglie argentine e friulane, il Convitto nazionale Paolo Diacono e la Regione FVG. Lazos per il nostro Fogolar stato una sfida, e siamo contenti sia stato un vero successo. Avellaneda è e sarà sempre la casa di tutti i friulani che vi vorranno venire.

Grande soddisfazione anche da parte del rettore del Convitto, Oldino Cernoia, e del vicerettore, Giancarlo Scoini, da anni impegnati nei rapporti con gli immigrati friulani nel mondo specie attraverso il progetto “Studiare in Friuli”. È stata la prima esperienza organizzata in questo modo e la nostra speranza – hanno rimarcato – è che questa, che è una costola del progetto “Studiare in Friuli”, possa essere estesa anche ad altre comunità del FVG e ad altre istituzioni scolastiche. È importante si avvii una collaborazione tra il Friuli e la nuova generazione argentina. Tra poco arriverà il nuovo gruppo di ragazzi argentini che proseguirà l’interscambio e saremo noi a diventare la loro seconda famiglia.

Un sentito grazie per l’esperienza fatta è, infine, arrivato dalle ragazze. Alcune sono partite per i legami familiari, altre per pura curiosità – hanno ammesso -, ma ci siamo tutte trovate talmente bene che alla fine quasi non volevamo ripartire. Conoscere un Paese vivendoci ti fa crescere molto e ti dà l’apertura mentale per saperti porre nel modo giusto di fronte a nuove occasioni e nuovi progetti per il futuro.

Tutte le foto

FOTO MAX di Mattia Serratore

Share

Commenti

comments

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono disattivati