Vita Nuova – 4 settembre 2015
Il vertice delle “Speciali” col sottosegretario Bressa
Riforma del Senato, Iacop: si parli dei veri temi
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C’è grande attenzione sulle riforme costituzionali in esame al Parlamento, anche da parte delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome: a testimoniarlo, l’incontro organizzato la settimana scorsa ad Aosta del Coordinamento dei Presidenti delle Assemblee delle Regioni a statuto speciale. Presente anche il sottosegretario di Stato agli affari regionali Gianclaudio Bressa. All’ordine del giorno dell’incontro, convocato dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali Franco Iacop, il colloquio con Bressa e una riflessione sui temi della specialità alla luce delle riforme costituzionali, nonché le questioni concernenti l’attuazione degli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale. Argomenti sui quali, sembra, non ci sono elementi del tutto concreti su cui discutere: «La proposta è ancora oggetto del lavoro della Commissione tecnica che collabora col sottosegretario Bressa – spiega Iacop -, il quale si riserva di sottoporlo ad un primo vaglio prima al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei Ministri». «Sicuramente – prosegue -l’intervento sugli Statuti prevederà la definizione di norme procedurali per possibili interventi parlamentari di revisione in materia di Commissioni paritetiche e di norme di attuazione per rendere le norme stesse - che derivano dalle proposte in Commissione paritetica – un obbligo di formulazione e non a discrezione degli uffici dei Ministeri, come oggi di fatto avviene».
Nessun rischio, invece, secondo il presidente del Consiglio del Fvg, per gli elementi fondamentali delle specialità, e quindi il potere di iniziativa e l’elemento finanziario sui temi di competenza delle Regioni e delle autonomie interessate, previo l’obbligo di intesa tra Stato e Regioni. Ribadita, tuttavia, durante l’incontro, la volontà, da parte delle autonomie, di essere una componente importante del quadro istituzionale e del sistema delle Regioni, nonché «di recitare, in questa fase di riforma, il ruolo che spetta loro». Aspetto assicurato dal sottosegretario Bressa, il quale ha dichiarato come le Assemblee regionali in questione saranno protagoniste non solo del processo di riforma, ma anche del confronto con il Parlamento, con il Governo che favorirà questo confronto. «È una riforma vera e ambiziosa – ha aggiunto – e non c’è alcuna tentazione centralista».
Eppure la riforma sembra arrancare: la modifica dei ruoli e delle competenze del Senato, cui spetterebbe il compito di dare maggior rappresentatività alle Regioni, sembra essersi incagliata sulla questione dell’eleggibilità e e sulle migliaia di emendamenti da discutere. «Discussioni che tralasciano le questioni davvero importanti – commenta Iacop - e cioè la definizione delle competenze di Stato e Regioni e l’attribuzione al Senato stesso della competenza legislativa nelle materie che riguardano i governi territoriali». Argomenti di no poco conto, se si pensa ai numerosi contenziosi costituzionali emersi in questi anni a causa della confusione creatasi da una legislazione “concorrente” che gettava nebbia sulla titolarità dell’esercizio di determinate funzioni. «Oggi – conclude Iacop – il problema è chiarire questi aspetti e organizzare al meglio il sistema Paese per offrire maggiore chiarezza, trasparenza e assunzione di responsabilità, altrimenti tutto rimane nella confusione e non si darebbero risposte [...]