(ARC) Trieste, 9 nov – “Auspico la possibilità di aumentare l’incisività delle Regioni come aree omogenee che possono fare la loro parte sui temi che interessano l’Europa”. Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha concluso il suo intervento in apertura dei lavori della commissione generale per gli affari politici e interni dell’assemblea parlamentare dell’Iniziativa centro europea (Ince), che si svolge oggi a Trieste.
“L’Ince si colloca all’interno delle quattro macroregioni delle strategie europee: baltica, danubiana, alpina e quella che ci interessa più da vicino, ovvero la adriatico-ionica per la quale il Friuli Venezia Giulia è coordinatore del Pilastro 2 su reti di trasporto ed energetiche” ha ricordato la presidente. “Per questo motivo siamo particolarmente interessati al lavoro che può portare avanti l’Ince con la quale collaboriamo già da tempo”.
“Il tema delle infrastrutture sarà centrale in questa giornata a Trieste – ha aggiunto Serracchiani – e possiamo riscontrare l’interesse dell’Ince e della Commissione europea ad estendere i corridoi di trasporto anche ai Balcani, nell’ottica di poter trattare, all’interno dei 18 Paesi che fanno parte dell’Iniziativa e soprattutto con la prossima presidenza della Bosnia Erzegovina, il tema dei flussi migratori”.
I lavori della mattinata sono stati aperti dal senatore Lodovico Sonego, presidente della delegazione italiana presso la dimensione parlamentare dell’Ince, che ha focalizzato il suo intervento sui Balcani occidentali, sollecitando “un nuovo impegno dell’Europa e delle sue istituzioni per questa parte del continente. I Balcani occidentali sono Europa e i Paesi di quell’area condividono con l’Europa il medesimo destino e la questione dei flussi migratori lo rammenta”.
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop ha sottolineato come “le politiche macroregionali sono fondamentali per lo sviluppo di relazioni e integrazione a livello europeo, In questo contesto l’Ince, con il suo ruolo di coordinamento, rappresenta un’opportunità di pensare a politiche incisive per l’area di riferimento, in particolare per i Balcani e per quei Paesi interessati a un processo di allargamento dell’Unione europea”.
Secondo l’ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, segretario generale dell’Ince, “l’obiettivo è quello di promuovere un ideale di integrazione europea e in questo senso le strategie macroregionali sono un sussidio fondamentale a complemento dell’azione svolta a livello comunitario sui principali temi, che oggi sono quelli dell’immigrazione da una parte e delle infrastrutture dall’altra”.
“Trieste ha bisogno di connessioni – ha rimarcato il sindaco Roberto Cosolini – per poter perseguire la sua vocazione portuale, logistica, di ricerca e turistica. C’è stato un lungo periodo di isolamento non solo infrastrutturale, sul quale si sta lavorando, ma anche di relazioni che è stato superato, permettendo alla città di essere nuovamente percepita come risorsa a livello di rapporti all’interno dell’Europa e verso il Mediterraneo”.
A concludere gli interventi del mattino è stato il sottosegretario per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova, in collegamento da Roma:
“All’interno dell’Ince sono presenti Paesi comunitari e non, garantendo legami fondamentali per stringere collaborazioni sui temi prioritari, a partire dalla questione migratoria ma non solo. È uno spazio di dialogo e iniziative comune su temi politici ed economici”.
ARC/RU - 091206 NOV 15
Al centro in alto foto Montenero.