(ACON) Trieste, 26 nov – MPB – “Solo attraverso una forma strutturata di dialogo fra istituzioni, società civile e cittadini, solo attraverso un modello riconosciuto di governance si può sperimentare la realizzazione della democrazia nel suo più alto significato”.
Così il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, a Cividale, al Teatro Ristori, ha portato il saluto sia dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, sia della Giunta, a nome della presidente della Regione Debora Seracchiani, alla cerimonia di apertura della 2° Conferenza internazionale CFMUNESCO – acronimo di “Cividale del Friuli Model Nations UNESCO” -, organizzata dal Convitto Nazionale “Paolo Diacono” e che vede la partecipazione di oltre 250 studenti provenienti dagli istituti superiori di vari Paesi: 21 le nazioni rappresentate, tra le quali Albania, Argentina, Australia, Bangladesh, Guinea, Olanda, Russia, Slovenia, Spagna, Mauritius.
Una sottolineatura che Iacop ha fatto anche come membro di una Istituzione europea quale il Comitato delle Regioni esprimendo grande apprezzamento per la dimensione cooperativa del lavoro degli studenti impegnati nella conferenza e riconoscendo lo sforzo organizzativo e la complessa conduzione dell’evento che – ha sottolineato – “dà a voi studenti l’opportunità di imparare l’arte del negoziato e l’abilità di esprimere le vostre opinioni in maniera opportuna, cosa questa essenziale per essere efficaci nelle arene reali nelle quali vi troverete nel vostro futuro”.
Iacop ha poi espresso apprezzamento, come politico, per i contenuti che gli studenti hanno scelto: sicurezza, disarmo, diritti umani, ambiente e UNESCO, nel senso di patrimonio culturale sono argomenti che – ha insistito – maggiormente toccheranno gli equilibri nello scenario internazionale. Alla luce dei tragici eventi di Parigi, il diritto alla sicurezza – ha aggiunto Iacop – diventerà la questione nodale dei nostri Governi: ma solo con un cambiamento culturale l’umanità potrà fare uno stabile passo avanti nella direzione della pace.
L’augurio finale formulato dal presidente del Consiglio ai partecipanti è stato quello di riuscire al meglio in questo difficile e autorevole esercizio e nelle prossime scelte della loro vita professionale.
La tre giorni 2015 – simulazione dei dibattiti delle Nazioni Unite poichè rispecchia il format di una conferenza ONU -, interamente svolta in lingua inglese, riassume nel motto “To Protect and Preserve”, il tema globale a cui si ispirano tutti gli argomenti in discussione. E’ organizzata e coordinata in toto da studenti che indossano i panni di delegati impegnati nelle sedute di commissione delle Nazioni Unite nel rappresentare le posizioni di un Paese, scrivendo proposte di legge e dibattendo in inglese secondo le procedure formali utilizzate nell sessioni dell’ONU.
In linea con la vocazione internazionale del Convitto, il progetto è nato su iniziativa di un comitato spontaneo delle scuole superiori annesse all’istituzione cividalese, con pluriennale esperienza di conferenze MUN (Model United Nations)internazionali.