(ACON) Trieste, 12 gen – COM/MPB – Il passaggio del Comune di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia è stato l’argomento dell’incontro che nel centro dolomitico il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop ha avuto, assieme all’europarlamentare Isabella De Monte, con il sindaco Manuel Piller Hoffer, esponenti dell’amministrazione e Danilo Quinz, portavoce del Comitato di cittadini che si sta battendo per coronare questo obiettivo dopo che nel 2008 la cittadinanza, con un referendum, ha manifestato la propria intenzione di entrare a far parte della Provincia di Udine con una maggioranza pari al 95% dei voti espressi (corrispondenti a poco meno del 72% degli elettori iscritti).
Iacop ha ricordato la posizione del Consiglio sull’annosa vicenda sottolineando che, in sede di votazione della legge di stabilità, è stato approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a compiere i passi necessari nei confronti del Parlamento e del Governo per arrivare a esaminare il ddl depositato al Senato: è il secondo anno consecutivo che viene presentato e approvato un ordine del giorno in tal senso – ha precisato Iacop ricordando che analoga iniziativa riguarda anche il Comune di Cinto Caomaggiore, che altrettanto inequivocabilmente e in termini plebiscitari ha richiesto di passare al Friuli Venezia Giulia.
Un distacco per il quale anche il Consiglio regionale del Veneto a suo tempo si è espresso favorevolmente e che attende di completare l’iter parlamentare, sulla base di due provvedimenti di legge (uno dei quali depositato dalla De Monte) unificati e all’attenzione delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato, una volta superato lo scoglio del reperimento delle necessarie coperture finanziarie (500mila euro effettivi) oggetto di appositi emendamenti.
Le lungaggini burocratiche e i tecnicismi non devono scoraggiarci davanti a un percorso ancora lungo, ma che dopo il voto della Commissione Affari costituzionali vedrebbe approdare il testo direttamente a Montecitorio evitando il passaggio nell’Aula di Palazzo Madama – ha aggiunto Iacop raccogliendo le istanze della comunità sappadina che attende questo traguardo per una pianificazione effettiva del proprio futuro, mentre molti aspetti del presente sono da sempre legati al Friuli Venezia Giulia, al suo sistema sanitario, scolastico, sportivo, solo per fare degli esempi, senza dimenticare che Sappada fa parte della Diocesi di Udine.
Né il presidente Iacop, né l’on. De Monte nascondono il problema della tempistica: i lavori della I Commissione Affari costituzionali del Senato non sono ancora calendarizzati e l’impegno – ha insistito ancora Iacop, concorde l’on. De Monte – va indirizzato proprio a sostenere la causa in questa fase che, una volta superata, darà una positiva prospettiva all’iter legislativo.
Foto Fabio Naso