Commemorazione Giorno della Memoria

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(ACON) Trieste, 26 gen – MPB – La seduta del Consiglio regionale si è aperta con la commemorazione del Giorno della Memoria, nell’Aula consiliare, alla presenza delle autorità religiose del mondo ebraico e di altre confessioni, mentre sui monitor sui quali solitamente appaiono i risultati delle votazioni scorrevano immagini del patrimonio archivistico della Rai riferite all’olocausto.

Il presidente del Consiglio Franco Iacop, prima del suo intervento ufficiale, ha rivolto un cordiale Shalom al Rabbino capo della Comunità ebraica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia Rav Eliezer Shai Di Martino per aver accolto l’invito a condividere con l’Assemblea legislativa regionale la riflessione sul Giorno della Memoria.

Rav Eliezer Shai Di Martino è Rabbino capo a Trieste dal luglio del 2014, ed è qui giunto dopo essere stato per sette anni Rabbino capo a Lisbona.

Iacop ha poi salutato anche il presidente della Comunità ebraica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia Alessandro Salonichio, il parroco della Comunità Greco Orientale l’archimandrita Grigorios Miliaris, con il presidente della Comunità Stylianos Ritso, i presidenti del Centro Buddhista Tibetano Malvina Savio e del Centro culturale islamico di Trieste e della Venezia Giulia Saleh Igbaria, e tutti i rappresentanti di queste comunità presenti alla cerimonia.

CR: Giorno della Memoria, intervento presidente Iacop

(ACON) Trieste, 26 gen – MPB – “Il ricordo della Shoah, come tragedia collettiva dell’Europa, ha toccato livelli sempre più alti di partecipazione consapevole in tutte le Comunità nazionali – ha esordito il presidente del Consiglio Franco Iacop nel suo intervento – e l’istituzione del Giorno della Memoria ha contribuito a far crescere una diffusa coscienza pubblica, soprattutto tra i giovani, grazie alle attività e alle iniziative nelle istituzioni, nelle scuole, nell’informazione.

“Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia contribuisce da diversi anni alla costruzione di una “Scuola della memoria” sostenendo la promozione delle visite conoscitive degli studenti nei luoghi dell’Olocausto. Viaggi che consentono di fissare nella mente dei più giovani i campi in cui era racchiusa una umanità dolente, fatta di donne, vecchi, bambini. Sono le immagini che emergono dai campi di concentramento nazisti dove venne annientata l’identità e la dignità dei deportati.

“Il Consiglio regionale ha ricordato con un’iniziativa editoriale la prigionia di Giulio Cargnelutti, insegnante e scultore di Tolmezzo, sospettato di attività partigiane e deportato a Buchenwald, da dove potè tornare in Friuli portando con sé un taccuino di disegni e appunti che è stato donato al Museo di quel campo di sterminio.

“Oggi ricordiamo la Shoah attraverso la Memoria, uno dei grandi valori e un elemento costitutivo della civiltà e della identità ebraica. Ricordare le grandi tragedie collettive deve servire a questo: a spingerci a pensare agli innocenti di oggi e di domani e al nostro dovere di migliorare il mondo che abbiamo trovato, facendo tesoro delle esperienze di tutti i tempi, di quelle positive e di quelle distruttive. Se maturerà in noi questa consapevolezza, allora il nostro ricordo della Shoah non sarà solo la commemorazione di un crimine fra i più efferati mai commessi dall’Uomo.

“La barbarie si può presentare anche con nuovi segni distintivi. Pensiamo al terrore seminato dagli uomini che sventolano le bandiere nere e che spargono sangue innocente nei Paesi martoriati del Medio Oriente e dell’Africa”.

Iacop si è quindi rivolto ai consiglieri: “Cari colleghi, quando abbiamo giurato in quest’Aula l’abbiamo fatto sapendo che il nostro dovere ci portava a riflessioni inequivocabili contro l’antisemitismo e contro ogni violazione del principio di pari dignità e uguaglianza davanti alla legge. Lo dice l’articolo 2 della Costituzione italiana, ma lo ribadisce anche il secondo articolo del Trattato sull’Unione europea che fonda i suoi valori sul rispetto della dignità umana e quello del rispetto dei diritti umani. Questi valori della non discriminazione delle minoranze, della giustizia, della solidarietà sono comuni agli Stati membri.

“L’Europa è soprattutto questo. Le ragioni del nostro stare insieme sono lì, in quel fondamento di pace e civiltà. Ricordando l’Olocausto diamo un insegnamento ai vivi, un insegnamento sulla vita e sulla morte, la crudeltà e la compassione, perché l’obiettivo di noi tutti è di impedire che le pagine più tragiche del secolo passato possano diventare il futuro dei nostri figli”.

CR: Giorno della Memoria, la voce della Comunità ebraica

(ACON) Trieste, 26 gen – AB – Si è detto onorato di poter celebrare in Consiglio regionale il Giorno della Memoria il presidente della Comunità ebraica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia Alessandro Salonichio.

Questo evento – ha affermato – dev’essere un monito, un segnale affinché queste orribili tragedie non vengano dimenticate e siano un insegnamento per le attuali e le future generazioni. Non possiamo dimenticare cosa c’è dietro questa ricorrenza: ci sono milioni di esseri umani, non solo ebrei, perseguitati e uccisi. Pensiamo alla Comunità ebraica di Gorizia, che fu praticamente annientata, o al migliaio di ebrei deportati da Trieste, dei quali solo poche decine fecero ritorno.

Nulla potrà mai alleviare questo dolore – ha concluso – ma è nostro compito perpetrare una memoria viva, partecipe di quel che è successo, affinché tragedie inenarrabili come questa non possano mai più riproporsi.

Mi identifico con le parole del presidente della Comunità ebraica – ha poi detto il Rabbino capo di Trieste Rav Elizer Shai Di Martino. Questi momenti devono riportarci a ricordare attivamente ciò che è accaduto attraverso la testimonianza di chi ha vissuto questa tragedia, per conoscerne le dimensioni umane.

Il Rabbino ha quindi voluto concludere il suo intervento con una preghiera tradizionale, recitata in ebraico e in italiano.

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