(ACON) Trieste, 1 feb – MPB – “Una mostra che apre un percorso”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, insieme ai vicepresidenti Paride Cargnelutti e Igor Gabrovec e all’assessore alla cultura Gianni Torrenti, ha inaugurato la mostra fotografica “Arsia-Rasa, città mineraria-rudarski grad, 4.11.1937″ dedicata alla nascita 80 anni fa della città mineraria di Arsia, la più recente delle nuove fondazioni in Istria e coetanea di molti insediamenti urbani realizzati nel territorio italiano durante il ventennio e che appartengono a una stagione di bonifiche e sviluppo industriale.
La mostra sarà allestita anche ad Albona, centro istriano non lontano da Arsia, ed è stata promossa – ha evidenziato Iacop – nel quadro di una più vasta collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Regione Istriana; e al proposito ha ricordato fra l’altro strumenti come i progetti Interegg per rafforzare questa collaborazione; una prospettiva da coltivare anche con la ricerca e gli studi per documentare una storia che accomuna territori e persone.
Coetanea di Torviscosa che all’epoca faceva parte del Comune di San Giorgio di Nogaro, Arsia fu progettata dall’architetto triestino Gustavo Pulitzer Finali per l’imprenditore Guido Segre. Due protagonisti i cui nomi sono legati anche nella storia di un’altra fondazione, la città mineraria di Carbonia, in Sardegna.
Oggi, all’inaugurazione nei passi perduti del Consiglio regionale erano presenti le loro figlie, Etta Carignani, figlia di Segre, e Natascia Pulitzer, e i loro ricordi si sono intrecciati con la soddisfazione per questa iniziativa espressa dal sindaco di Arsia, Glorija Paliska Bolterstein e dell’assessore alla cooperazione internazionale e integrazione europea della Regione istriana Patrizia Bosich. Un’iniziativa nata nell’aleveo di una collaborazione progettuale che il Comune di San Giorgio di Nogaro ha avviato con la comunità di Arsia, ha ha ricordato a sua volta il sindaco Pietro Del Frate sottolineando anche l’importante lavoro di ricerca e approfondimento fatto dall’Associazione “Ad Undecimum” di San Giorgio, in particolare da Tullio Vorano e Lodovico Rustico.
La mostra offre un approfondimento storico e culturale – ha detto Patrizia Bosich portando il saluto del presidente e della Regione Istriana e auspicando che analogamente ciò possa essere fatto anche su altri temi e in altri campi e che questa iniziativa sia fatta conoscere soprattutto ai giovani delle due comunità per affrontare con la conoscenza della propria storia le difficoltà del presente. L’Istria si è sempre sentita regione europea e ci fa piacere la comunanza di valori storici e identitari con il Friuli Venezia Giulia.
“Buona fortuna” – ha esordito a sua volta il sindaco di Arsia, ricordando le parole che i minatori pronunciavano scendendo in miniera e ringraziando Iacop e la Regione per l’attenzione rivolta alla città e anche alla tragedia che la colpì nel 1940, quando in seguito a uno scoppio nella miniera persero la vita centinaia di minatori, fra i quali molti erano friulani.
Oggi qui viene scritta una pagina di storia che cammina lungo la strada della cultura – ha detto Etta Carignani sottolineando anche che “questa è la prima volta che mio padre viene ricordato ufficialmente a Trieste” e ringraziando per questo Iacop e il Consiglio regionale. La collaborazione di Segre con Pulitzer anche nei ricordi della figlia del grande architetto, di cui continua la professione; una lettura – la sua – della città, del suo impianto urbanistico e architettonico tuttora attuale perchè – ha detto – progettata secondo un impegno etico e un’idea di sviluppo sostenibile; una città vivace e aperta che merita di essere conosciuta.
La mostra sarà visitabile fino al 25 febbraio, da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, mentre il venerdì l’orario di apertura va dalle 9.30 alle 13.00.
Collaterale alla mostra, un incontro centrato sulla tragedia della miniera è stato organizzato in collaborazione con il circolo di cultura istroveneta “Istria” e si terrà mercoledì 3 febbraio alle 18.00 nella sala Tessitori del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 5 a Trieste.