Il Piccolo – 8 marzo 2016. Di Francesco Fain
Collio, dal viceministro l’appello a fare sistema per esportare di più
Olivero visita la cantina produttori e incontra agricoltori e viticoltori a Palazzo Locateli. L’organizzatrice è stata la senatrice Fasiolo: «Importante l’impegno per la sburocratizzazione»
Un invito («Fate sistema, fate rete per migliorare l’export»). E un impegno verso la sburocratizzazione e la semplificazione normativa.
Il viceministro all’Agricoltura Andrea Olivero ha partecipato a un incontro a Cormòns promosso dalla senatrice Laura Fasiolo. Il titolo? «L’agricoltura, risorsa per il paese». È stata l’occasione per fare il punto della situazione davanti a un folto pubblico. «Il viceministro – spiega Laura Fasiolo – ha visitato, prima, la cantina produttori di Cormòns: quindi, ha incontrato agricoltori, allevatori e vitivinicoltori a Palazzo Locatelli, la sede municipale. Erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop che ha parlato dell’impegno regionale in campo agricolo e l’assessore Cristiano Shaurli, oltre a vari rappresentanti del mondo agricolo aziendale e associativo. Olivero ha sottolineato la grande portata innovativa delle leggi sul mondo agricolo che intendono valorizzare la biodiversità e le eccellenze del made in Italy che privilegiano non il marchio, all’americana, ma la qualità, a partire dal terreno per arrivare al processo, al prodotto, ai controlli. In tutto questo percorso rigoroso va però garantita anche la semplificazione delle procedure, In questo senso, il “Testo unico del vino”, ha osservato il Ministro, assicura rigore nei controlli ma anche semplificazione». «Il 22 aprile è previsto il ritorno del viceministro nel nostro territorio», ha aggiunto la parlamentare goriziana.
Olivero, dal canto suo, ha riconosciuto che il comparto vitivinicolo rappresenta «un punto di forza del patrimonio agroalimentare italiano, come conferma l’andamento positivo della vendemmia 2015, con la produzione complessiva che ha superato i 49 milioni di ettolitri. Questo è un settore che merita tutta l’attenzione del Governo e che presto, attraverso il “Testo unico del vino”, si doterà di un ulteriore strumento a tutela dei consumatori e dei produttori».
Il sindaco Luciano Patat, a sua volta, ha voluto sottolineare l’importanza dell’appuntamento con il viceministro che testimonia la vicinanza del Governo nei confronti degli agricoltori e delle loro (non banali) problematiche. «Inoltre – spiega il primo cittadino cormonese – è stata l’occasione per parlare dell’importante progetto che stiamo portando avanti assieme alla Regione. A cosa mi riferisco? Al progetto dell’ampliamento dell’enoteca. L’assessore regionale Shaurli ha capito perfettamente l’importanza del nostro piano. Un grazie va rivolto anche alla Camera di commercio che metterà a nostra disposizione fondi importanti». Continua Patat: «II Comune di Cormòns, per questo ambizioso progetto, ha messo a disposizione il giardino di palazzo Locatelli. Vogliamo ampliare la capacità turistica della nostra città abbinandola alla cultura».
Altro tema forte: il mancato riutilizzo dell’ex sede del corso di laurea in Enologia. «Sì, nel mio intervento davanti al sottosegretario e all’assessore regionale, ho voluto rilanciare il tema del recupero dell’ex Università (Enologia). Abbiamo ribadito che per noi chiuderla è stata una scelta sbagliata. Oggi abbiamo una struttura desolatamente e tristemente vuota che rappresenta un costo per la nostra amministrazione». Fatta tutta questa necessaria premessa, il primo cittadino cormonese ha caldeggiato il suo riutilizzo, ad esempio, per «ospitare un istituto di ricerca in campo agricolo. Quegli spazi vanno assolutamente valorizzati e mi auguro che questo mio appello non sia caduto nel vuoto perché la posta in gioco è molto alta», la sua sottolineatura forte e chiara.