Gradisca d’Isonzo (GO), 3 apr – “Tengo particolarmente alle celebrazioni del 3 Aprile perché, oltre al momento sempre suggestivo della rievocazione, sono l’occasione per diffondere la storia del Friuli fuori dai nostri confini e a tutta la regione, soprattutto alla popolazione della Venezia Giulia, che spesso conosce poco fatti così importanti che coinvolgono le nostri radici comuni, ma direi anche allo stesso popolo friulano, che sa bene di non trovare ancora nei libri di testo scolastici traccia di questa parte della propria storia e che può dunque così approfondirla”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti intervenendo oggi alle celebrazioni della “Fieste de Patrie dal Friûl” che ricordano l’anniversario del 3 aprile del 1077 e dunque i 939 anni dall’istituzione dello Stato patriarcale d’Aquileia. Organizzate quest’anno a Gradisca dall’Agenzia per la lingua friulana-ARLeF, in collaborazione con l’amministrazione comunale isontina e l’Istitût Ladin-Furlan Pre Checo Placerean, le celebrazioni hanno coinvolto migliaia di persone nel centro cittadino impavesato di bandiere con l’aquila gialla su fondo blu.
E’ stato proprio il presidente dell’Istitût Lorenzo Zanon a dare l’annuncio – in attesa di convalida ufficiale, ma già accolto oggi da un applauso scrosciante del numeroso pubblico del Teatro Comunale che ha assistito al programma istituzionale della Fieste - che l’evento, che si svolge ogni anno a rotazione nelle province di Udine, Gorizia e Pordenone per il 2017 sarà organizzato a Sappada, in un abbraccio con la popolazione sappadina che attende di vedere riconosciuto il diritto a ricongiungersi al Friuli.
In tutti gli interventi istituzionali – che hanno coinvolto oltre al presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, la sindaca e il vicesindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig e Enzo Boscarol, il presidente dell’Assemblea della Comunità linguistica friulana Diego Navarria, la sindaca di Zoppola Francesca Papais in rappresentanza del Pordenonese, il consigliere provinciale Stefano Cosma per il Goriziano, il direttore del CIRF e delegato per l’Università di Udine Paolo Pascolo e il consigliere del cda di ARLeF Geremia Gomboso – è stato sottolineato come questa edizione della Festa sia la prima che gode del riconoscimento ufficiale della legge regionale 6/2015 che sancisce il diritto e l’importanza del ricordo e della valorizzazione delle origini, della cultura e della storia di autonomia del popolo friulano.
Il presidente del Consiglio Iacop ha voluto rimarcare come proprio con la legge “si sia voluto riconoscere e diffondere il messaggio che l’identità e la cultura friulane appartengono alla regione intera, nel suo complesso e con le sue diversità: un patrimonio di lingue e di storie che rispettandosi, si esaltano reciprocamente portando alto il ‘modello Friuli Venezia Giulia’.
Una storia di eccellenza – ha rimarcato Iacop – che deve affrontare le sfide del presente e del futuro: le nuove forme dell’autonomia in rapporto allo Stato, all’Europa, alla globalizzazione”.
A margine della cerimonia l’assessore Torrenti ha risposto anche in merito allo stato di attuazione della legge di tutela linguistica della lingua friulana. “Le lingue minoritarie sono una delle ragioni della nostra specialità e credo che non trascurarle, ma anzi investirci, sia oltre che un dovere culturale e civico anche un’opportunità: forti di questa consapevolezza abbiamo investito quest’anno ormai il doppio delle risorse ereditate dalla giunta precedente. L’incremento dei finanziamenti ovviamente non esaurisce tutto l’impegno, ma evidenzia di certo l’interesse che questa amministrazione ripone al tema della tutela”, ha affermato Torrenti, ricordando come la Regione stia lavorando ad esempio al rafforzamento della formazione degli insegnanti in collaborazione con l’Università di Udine e stia investendo di nuove funzioni l’Arlef, cercando di stabilizzarne anche la struttura di staff.
“Per quanto riguarda i media, e in particolare il servizio pubblico, stiamo lavorando per aumentare la presenza televisiva della lingua friulana. Ho già registrato una buona disponibilità della sede Rai del Friuli Venezia Giulia; auspico che potremo ottenere qualche maggiore grado di tutela dal nuovo contratto nazionale di servizio”, ha aggiunto Torrenti.
Presentata da Eugenio Busolini, la celebrazione ufficiale oggi a Gradisca è stata preceduta dalla lettura della Bolla imperiale istitutiva del Patriarcato, rappresentata in costume dalla compagnia filodrammatica di Santa Maria di Slaunicco e si è conclusa con la premiazione della quinta edizione del concorso per le scuole “Emozions furlanis in viaç pal teritori” alla presenza della dirigente scolastica Paola Floreancig . La giornata era iniziata con la santa Messa officiata nel Duomo dai rappresentanti delle tre diocesi friulane di Gorizia, Pordenone e Udine.
ARC/EP – Foto ARC Pozzetto
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