(ACON) Trieste, 19 apr – COM/MPB – Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop oggi a Bruxelles è intervenuto, in seno al Comitato delle Regioni (CdR) di cui è membro, alla riunione della Commissione CIVEX (per la cittadinanza, la governance e gli affari istituzionali ed esterni) di cui fa parte; fra i punti all’ordine del giorno, le strategie di allargamento dell’Ue, la crisi migratoria e la prevenzione a livello locale e regionale delle radicalizzazioni e degli estremismi violenti, oggetto di proposte di parere in merito alle quali Iacop ha presentato specifici emendamenti.
Quanto al parere sulla strategia di allargamento dell’UE 2015-2016, per Iacop il funzionamento delle istituzioni democratiche e la riforma della pubblica amministrazione rappresentano, nell’ambito del processo di allargamento, delle priorità assolute, e il ruolo delle autorità locali e regionali è determinante nell’implementazione di tali priorità.
Gli emendamenti presentati e approvati dalla maggioranza dei membri della Commissione CIVEX evidenziano il ruolo delle assemblee elettive locali e regionali quali luoghi di dialogo e di crescita della società civile, ribadiscono il compito delle autorità locali e regionali nella sollecitazione dell’opinione pubblica sui temi della politica e dell’integrazione europea e fanno osservare come il rafforzamento della governance regionale e locale sostenga l’attuazione delle riforme amministrative e migliori l’erogazione dei servizi ai cittadini.
Sul fronte della crisi migratoria, in un ulteriore emendamento, il presidente sottolinea che è necessario abbandonare le logiche dell’aiuto tradizionale per intervenire alla radice del fenomeno delle migrazioni economiche, mediante la revisione delle politiche di cooperazione internazionale, per favorire l’uscita di intere regioni dalla fame e dalla miseria.
Si è affrontato anche il tema della radicalizzazione e del l’estremismo violento proponendo meccanismi di prevenzione di tali fenomeni a livello locale e regionale. L’approccio suggerito nel parere illustrato parte dal fatto che abitiamo in una ‘società della diversità’ e in tal senso dobbiamo convincere la comunità a seguire valori condivisi. Una società diversa e multiculturale deve essere per forza inclusiva. In tal senso le pari opportunità date a tutti i cittadini sono alla base per un funzionamento adeguato. Accanto a ciò ci sono ci sono le autorità che devono contribuire a garantire il rispetto dello stato di diritto.
Il presidente Iacop, attraverso un emendamento condiviso dal relatore del parere, esorta la Commissione europea a incoraggiare non solo gli Stati membri ma anche le Regioni ad attuare una politica più proattiva di lotta contro la discriminazione, in particolare nell’istruzione e nel mercato del lavoro e dell’alloggio, prendendo altresì spunto dalle politiche già avviate dalle regioni che hanno attuato misure di integrazione, quali l’accoglienza diffusa.
Nella nostra Regione la legge 31 dello scorso anno disciplina in maniera compiuta l’integrazione sociale delle persone straniere immigrate.