Messaggero Veneto – 6 maggio 2016. Di P.C.
Messa con trenta diocesi da tutta Italia
Rinnovato il gemellaggio con le parrocchie che diedero un contributo all’emergenza
Gemona. Una trentina di diocesi provenienti da tutta Italia insieme ai parroci friulani per ricordare l’anniversario del terremoto del 1976. Sono i protagonisti della celebrazione che si è svolta ieri pomeriggio in duomo a Gemona. Si è trattato di un importante momento di riflessione promosso dalla diocesi di Udine con una messa celebrata dal vescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato, alla quale hanno preso parte tanti sindaci, autorità militari e tra i rappresentanti delle istituzioni anche la presidente della Regione Debora Serracchiani, il presidente del consiglio regionale Franco Iacop e il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.
Per l’occasione, la diocesi di Udine aveva invitato tutte le ottanta diocesi italiane che ai tempi del terremoto decisero di gemellarsi con le parrocchie friulane, proprio per dare il loro contributo nell’affrontare l’emergenza. A quell’invito, hanno risposto partecipando direttamente 30 di loro, con ben 17 vescovi italiani. «Mi hanno colpito molto ha detto nell’omelia il vescovo Mazzocato – le lettere di risposta che abbiamo ricevuto che non contenevano le solite frasi di circostanza, ma tutti quanti hanno manifestato un ricordo vivo di condivisione fraterna vissuto allora fra le macerie».
La messa di ieri, che ha registrato un’ampia partecipazione popolare, è stato un modo per ricordare il ruolo determinante della chiesa in quei difficili momenti, a cominciare dalla guida spirituale di allora, il compianto arcivescovo Battisti: «Rappresentò – ha detto ancora Mazzocato – la voce del pastore che in un momento di tremendo disorientamento si prese la responsabilità di cercare per tutti un senso e una luce di speranza». La cerimonia si è chiusa con una preghiera di fronte al “Crist dal taramot” sulla navata destra del duomo.