Trieste, numeri record a Palazzo: in tre anni ok a 87 leggi

Il Piccolo – 13 maggio 2016. Di Marco Ballico

Trieste, numeri record a Palazzo: in tre anni ok a 87 leggi

Dal 13 maggio del 2013 svolte in totale 222 sedute. Le proposte della giunta pesano per il 70%

Trieste. Dall’insediamento del 13 maggio 2013 alla seduta straordinaria a Udine per celebrare, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quarantennale del terremoto. Quella del 6 maggio scorso era la duecentoventiduesima convocazione d’aula dell’XI legislatura, la più ridotta come numero di consiglieri nella storia della Regione Friuli Venezia Giulia ma, a confronto con le due precedenti, particolarmente attiva sul fronte della produzione legislativa: nei primi tre anni dell’era Serracchiani, piazza Oberdan ha messo in fila già 87 leggi, contro le 81 del primo triennio targato Riccardo Illy e le 73 con Renzo Tondo governatore.

«Sarà la legislatura delle riforme. Non ci sono alternative», dichiarò entrando in aula Debora Serracchiani il 13 maggio di tre anni fa. Con quelle premesse la giunta ha dato un contributo fondamentale all’attività del Consiglio Fvg. Delle 87 leggi approvate nel mandato in corso (con il record di 35 nel 2015), quelle di iniziativa del governo regionale sono state 61 (il 70%), mentre a firma consiliare se ne contano 22 e le cosiddette miste sono 4.

Il giorno del battesimo vide il consigliere più anziano d’età, Franco Rotelli, presiedere la seduta, con i due neoeletti più giovani, Alessio Gratton e Roberto Revelant, a svolgere le funzioni di consiglieri-segretari. Bastò una sola votazione per l’elezione di Franco Iacop (30 schede con il suo nome, una con quello di Serracchiani, 18 le bianche). Il neopresidente, in piena “rimborsopoli”, non dimenticò nel discorso d’insediamento di sottolineare la necessità di una maggiore sobrietà e moralità della politica.

«Ci saranno meno soldi e più regole», la sintesi di Iacop, anticamera della prima legge di cambiamento della legislatura, la 10 approvata in pieno agosto, una risposta dovuta all’opinione pubblica, oltre che imposta dalle norme nazionali, in materia di costi di Palazzo. La pattuglia, che era già stata ridotta con Tondo da 60 a 49 unità, si vede ridotta al pronti-via l’indennità di presenza, abrogato il vitalizio e contenuti i trasferimenti ai gruppi.

«Dobbiamo riconquistare la fiducia dei cittadini friulani e giuliani – le parole di Iacop -, respingendo però facili populismi e riaffermando la qualità del fare politica». Una qualità da trasferire anche nell’azione anti-crisi, concretizzata sempre ad agosto 2013 con la legge 9 “Interventi urgenti per il sostegno e il rilancio dei settori produttivi e dell’occupazione”. Sulle attività produttive si è poi intervenuti nel marzo e nel maggio 2014 (leggi 4 e 10), e poi con la 18 di novembre “Potenziamento degli interventi a favore dell’accesso al credito delle imprese”, anticamera del Rilancimpresa Fvg, la riforma delle politiche industriali contenuta nella 3/2015.

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