Commemorato in Aula Gino Cocianni

(ACON) Trieste, 26 lug – MPB – I lavori del Consiglio regionale, convocato per varare la manovra estiva di assestamento del bilancio, sono stati aperti dal presidente Franco Iacop che ha commemorato la figura di Gino Cocianni, “uno dei protagonisti della vita politica e amministrativa goriziana del dopoguerra e consigliere regionale dal 1964 al 1978″, deceduto alcuni giorni fa a causa delle complicanze di una broncopolmonite.

“Orgogliosamente goriziano, nato in una famiglia di origini contadine, frequentò da subito gli ambienti parrocchiali con un coinvolgimento che lo sollecitava allo sguardo critico connaturato all’impegno sociale che contraddistinse il suo impegno. Come i fratelli, venne avviato agli studi alla “Stella Matutina” dei padri Gesuiti, al termine dei corsi nel 1945 si iscrisse alla Democrazia Cristiana e all’Azione Cattolica, sostenendo la scelta repubblicana nel referendum dell’anno successivo.

“Iniziò il suo percorso politico a Gorizia insieme a Rolando Cian, Michele Martina, Celso Macor e tanti altri, condividendo l’impegno dei cattolici democratici nel superamento della logica dei confini imposti dal trattato di pace, per far assurgere Gorizia a città-ponte nell’ambito dell’area mitteleuropea.

“Il suo grande impegno lo portava a girare di paese in paese per condividere assieme ai tanti amici e sostenitori la nuova stagione che i cattolici avevano impresso alla storia del Paese e del suo innaturale confine orientale.

“Una passione sociale e civile, quella di Cocianni, profusa a piene mani nelle principali associazioni goriziane, ma anche regionali, dove poteva concorrere alla elevazione di quello spirito di Gorizia che comportava la rimozione, graduale e possibile, dei muri ideologici, sociali, culturali. Bastava accennare al futuro di Gorizia, della sua terra, del suo Paese per accendere il suo sguardo e farlo prorompere come un fiume in piena, sorretto dalla padronanza della parola e dell’intuizione politica.

“Eletto in Regione nel 1964 entrò a far parte della prima Giunta presieduta da Berzanti, ricoprendo il ruolo di assessore alla programmazione.

“Venne riconfermato nell’Esecutivo regionale per altre due legislature, nelle quali resse il referato ai trasporti, in una fase che consentì all’Isontino di esprimere nella Giunta regionale più assessori contemporaneamente, in ruoli-chiave.

“Cocianni ricoprì molti incarichi dopo aver lasciato i banchi di piazza Oberdan: presidente del Consorzio per l’aeroporto regionale, di cui avviò la trasformazione prefigurando un ruolo nazionale dello scalo e la costruzione di un centro intermodale, alla guida dell’Areoclub di Gorizia e dell’Unione ginnastica Goriziana restando sempre vicino allo sport goriziano e, ancora, presidente dell’Associazione Corale Seghizzi, una realtà culturale molto radicata in città e affermatasi a livello internazionale.

“Al termine della carriera politica venne eletto consigliere comunale della Democrazia Cristiana, ma in seguito, con l’indomabile energia ed entusiasmo che lo contraddistinguevano, mise la sua passione ed esperienza nella fase di fondazione del Partito Democratico, partecipando ai convegni senza mancare di rivendicare la salvaguardia della sanità di Gorizia, un problema che ancor oggi caratterizza il dibattito politico cittadino.

“Gino Cocianni risiedeva a Straccis, era vedovo da molti anni e recentemente aveva perso la sorella con cui abitava e che era stata il punto di riferimento dell’associazione benefica “Mani tese” e “Mondo unito”. In precedenza era scomparso anche il fratello Guido, gesuita, matematico di fama nazionale. Gino Cocianni lascia nel lutto i quattro figli, Cristina, Pierpaolo, Laura e Guido, e altrettanti nipoti: a loro porgiamo le condoglianze del Consiglio regionale”.

Foto da messaggeroveneto.gelocal.it

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