(ANSA) – L’AQUILA, 6 GEN 2017 – Il Presidente del Consiglio regionale abruzzese, Giuseppe Di Pangrazio, ha partecipato alle celebrazioni per il 40/o anniversario del terremoto che colpì nel 1976 la regione Friuli Venezia Giulia. Insieme alla collega Donatella Porzi, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria ed ai sindaci delle zone terremotate del Centro Italia, Di Pangrazio è stato ricevuto dal Presidente del Consiglio regionale del Friuli, Franco Iacop nei luoghi simbolo del terremoto friuliano.
Ieri Di Pangrazio ha visitato la cittadina friulana di Venzone accompagnato dal sindaco Fabio Di Bernardo ed il Vice-Presidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi.
Nella giornata odierna il programma prevedeva la celebrazione della Santa Messa del Tallero, una moneta d’argento coniata nel 1753 durante il regno di Maria Teresa d’Austria, che è diventato un simbolo di pace e quest’anno verrà donata alle comunità del terremoto del Centro-Italia. Alla messa hanno partecipato oltre ai Presidenti dei Consigli regionali di Abruzzo e Umbria, anche il sindaco del comune di Fossa (L’Aquila) Fabrizio Boccabella.
Gli appuntamenti legati al terremoto ed alla solidarietà, proseguiranno nel pomeriggio di oggi con la visita alla città di Cividale e la partecipazione ad una partita di calcio di solidarietà organizzata dall’Udinese Calcio il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni del Centro-Italia.
“Continua il rapporto di solidarietà e conoscenza tra la nostra regione ed il Friuli Venezia Giulia- commenta Di Pangrazio – tra le Istituzioni che rappresentiamo vi è sintonia e collaborazione e posso dire che sia nei fatti nata una sorta di cabina di regia tra le regioni terremotate grazie al lavoro di confronto continuo che come Presidenti dei rispettivi Consigli regionali svolgiamo in seno alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative con Marche, Umbria e Lazio. Ringrazio il Presidente Iacop per avermi offerto l’opportunità di partecipare a questi eventi e di aver potuto ringraziare personalmente il popolo e le istituzioni friuliane per aver partecipato fattivamente alla fase del post-terremoto aquilano ed a quella del 2016. Inoltre ho potuto constatare direttamente il grande lavoro svolto dal Friuli nel ricostruire il patrimonio abitativo dopo il terremoto. La parola d’ordine della ricostruzione friuliana è stata partecipazione e condivisione delle scelte, ma anche il concetto che per far rinascere un territorio va da subito ricostruito il tessuto economico-produttivo”.
“Anche l’Abruzzo – spiega Di Pangrazio – può e deve aspirare al modello friuliano e deve candidarsi ad essere una regione pilota per quanto riguarda la legislazione regionale sul terremoto, i modelli di ricostruzione e soprattutto la prevenzione fatta attraverso attività come la micro-zonazione sismica del territorio. Per il momento portiamo con orgoglio all’attenzione delle altre regioni italiane, il grande lavoro svolto sulla città dell’Aquila ed il patrimonio di conoscenza maturato dalle nostre strutture regionali e comunali nella gestione del terremoto. L’Aquila è un esempio di una città capoluogo ricostruita partendo dal suo importante centro storico ma è anche l’esempio di una ricostruzione che ha saputo adottare soluzioni tecnologiche all’avanguardia e intelligenti”.