(ACON) Trieste, 16 gen – MPB – Il presidente del Consiglio regionale FVG Franco Iacop, coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali, oggi a Roma, al termine del convegno “Saharawi: quali prospettive?” tenutosi nell’Auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati, ha firmato il documento di solidarietà alla causa del popolo Saharawi indirizzato al Governo italiano.
A sottoscriverlo innanzitutto Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea della Regione Emilia Romagna, che da molti anni si adopera concretamente a sostegno di questo popolo in collaborazione con i Comuni e le Associazioni emiliano-romagnole di solidarietà e con il Consiglio del Fronte Polisario, e il sen. Stefano Vaccari, dell’Intergruppo di solidarietà con il popolo Saharawi del Parlamento italiano, i quali – insieme – hanno promosso l’evento coinvolgendo la Conferenza dei Parlamenti regionali nell’organizzazione dell’importante iniziativa. Si tratta però di un documento aperto alle adesioni; già oggi lo hanno firmato anche i presidenti dei Consigli regionali di Campania, Veneto, Lombardia e Toscana, e nei prossimi giorni altre realtà vi aderiranno.
Esso contiene la richiesta al Governo italiano, che siederà quest’anno nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di adoperarsi affinché le Nazioni del mondo favoriscano il raggiungimento di una “soluzione giusta” per questo popolo in lotta oramai da quarant’anni per la propria libertà e indipendenza; una soluzione duratura che metta fine al conflitto del Sahara Occidentale, che garantisca pace e sicurezza nel Maghreb e nella regione del Sahel.
Un obiettivo da raggiungere creando condizioni diplomatiche più favorevoli alla ripresa dei negoziati diretti tra le parti affinché giungano ad accordarsi sull’effettuazione del referendum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi mentre, in parallelo, è importante che la Comunità internazionale rinegozi la missione Minurso, con una estensione dei compiti al monitoraggio dei diritti umani, assicurando anche i necessari aiuti umanitari. Altri punti del documento chiedono di agire in ambito internazionale affinché il Governo del Marocco liberi i prigionieri politici Saharawi e perché si ponga fine allo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale, che ignora interessi e desideri di questo popolo violando il diritto internazionale.
Iacop, nel suo intervento, ha anche ricordato la lunga tradizione di amicizia e collaborazione con il popolo Saharawi da parte delle Regioni e dei Comuni italiani in collaborazione con l’associazionismo sociale solidale e, in particolare per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, ha menzionato l’azione dell’Associazione onlus Pentaluz “Maurizio Chittaro” che dal 2002 ha realizzato progetti importanti portando aiuto sanitario nel campo delle problematiche ottiche. Anche con contributi regionali sono stati formati ottici, realizzati laboratori ottici, acquistate attrezzature e materiali di consumo.
E’ del 2014 – ha ancora spiegato Iacop – la realizzazione del progetto più importante anche a livello economico, una struttura polifunzionale di 300 mq, unica nel suo genere, dove oltre al nuovo laboratorio ottico e a un laboratorio dentistico viene effettuata la fisioterapia per bambini diversamente abili; inoltre, nel nostro territorio sono oramai consolidate le attività di accoglienza estiva dei “piccoli ambasciatori di pace”, in collaborazione con l’associazione nazionale a favore del popolo Saharawi mentre, grazie ai medici soci dell’associazione, vengono eseguiti in loco molti interventi di cataratta con materiale portato dall’Italia; vengono inoltre svolti corsi di formazione al personale medico, infermieristico e tecnico locale per rendere il più possibile indipendenti gli operatori locali.
Esperienze simili sono diffuse in tutte le nostre regioni e dimostrano – ha sottolineato Iacop – una volta di più quanto i livelli subnazionali/regionali siano una realtà decisiva del nuovo ordine economico e politico e attori indispensabili per ridisegnare uno sviluppo equilibrato e sostenibile del pianeta. Le politiche di internazionalizzazione delle Regioni, di cui cooperazione decentrata e attività di solidarietà internazionale sono gli assi portanti, configurano un piano parallelo ma non alternativo alle relazioni internazionali che costruisce (accanto a quelli tradizionali diplomatici) nuovi e originali canali di relazione mettendo insieme in una governance multilivello una varietà di attori pubblici e privati.
Promuovere società pacifiche, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e creare istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli, è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile e se il nostro Paese riuscirà ad aiutare il popolo Saharawi nel suo percorso verso l’autodeterminazione avrà compiuto una importante azione verso un mondo sostenibile – ha concluso Iacop portando al proposito la testimonianza diretta di relatore, in qualità di membro del Comitato delle Regioni Ue, per il parere al documento della Commissione europea sul futuro sostenibile dell’Europa in relazione ai 17 obiettivi indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che legano la sostenibilità del pianeta a una logica integrata delle diverse dimensioni – economica, sociale, ambientale e istituzionale – dello sviluppo, in cui Regioni ed Enti locali sono veri e propri attori dei cambiamenti, e ciascuna parte agisce con responsabilità prendendosi al contempo carico di altre parti.
Al convegno sono intervenuti anche Ioaquim Chissano, già presidente del Mozambico e inviato speciale dell’UA per il Sahara occidentale, gli ambasciatori di Nigeria, Sudafrica, Timor Est ed Equador, e Emhamed Khadad del Fronte Polisario.