(ACON) Arsia (Croazia), 1 mar 2017 – AB – Non c’è una famiglia ad Arsia che non sia stata toccata dalla miniera: nel bene con il lavoro, nel male con la tragedia del 28 febbraio 1940.
E proprio nel ricordo di quelle 185 vittime italiane, e dei 147 feriti, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha donato al Comune Croato la mostra che aveva predisposto l’anno scorso e che ora è stata allestita negli spazi del centro culturale della cittadina istriana per rimanervi in modo permanente. A sottoscrivere l’atto di donazione nel municipio di Arsia (oggi Rasa), il presidente Franco Iacop e il sindaco Glorija Paliska Bolterstein.
L’iniziativa ha coinvolto l’intera cittadinanza, e ha richiamato ad Arsia autorità e rappresentanti dell’associazionismo e sindacali, anche dalla Francia e dal Belgio, nel ricordo del disastro di Marcinelle del 1956 che accomuna le due comunità.
Fino a pochi anni fa – ha sottolineato Iacop, che era accompagnato da Claudio Violino dell’Ufficio di presidenza – quanto accadde qui era poco conosciuto, mentre è giusto che si sappia, che se ne parli, perché fa parte della storia della nostra gente, del lavoro e del sacrificio che ne hanno segnato l’esistenza. Per questi motivi è giusto – ha concluso – che la mostra voluta dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia trovi qui la sua collocazione naturale e definitiva, un luogo al quale vogliamo rappresentare i nostri sentimenti di amicizia e di fratellanza.
E’ il più bel regalo che potessimo ricevere, ha quindi affermato il sindaco, ricordando che quest’anno ricorre anche l’80º anniversario della fondazione della cittadina che dista pochi chilometri da Albona, le cui storie minerarie si intersecano con quelle delle località limitrofe.
E se il console italiano a Fiume (Rijeka) Paolo Palminteri si è soffermato sui temi della sicurezza nel lavoro e sulle opportunità che vengono colte dall’imprenditoria italiana grazie a una favorevole congiuntura che si deve alla pubblica amministrazione croata, il presidente del Circolo Istria di Trieste Livio Dorigo ha lanciato l’idea che Arsia e Marcinelle vengano riconosciute monumenti internazionali dei martiri del lavoro, idea che ha trovato immediata sponda da parte delle organizzazioni sindacali presenti, Cisl e Uil.
A chiudere il sindaco di Albona e parlamentare a Zagabria Tulio Demetlika, che ha sottolineato come proprio dal lavoro in miniera e dal sacrificio di tanti uomini e tante donne oggi possiamo costruire un futuro di amicizia e di collaborazione per i nostri giovani.
Il Comune di Arsia ha ricevuto dal Consiglio regionale anche alcune centinaia di copie della pubblicazione a corredo della mostra.
Foto Montenero
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