Il Piccolo - 14 marzo 2017. Di m.b.
Iacop: anime diverse ma continuiamo a lavorare insieme
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In una parola sola, inclusivo. Franco Iacop si ritrova nelle parole di Ettore Rosato: no alle porte chiuse. Lui, le porte, le vorrebbe aprire a sinistra, al centro, all’autonomismo. II Pd post Lingotto? «C’è l’opportunità che le diverse anime continuino a lavorare assieme», dice il presidente del Consiglio regionale.
Iacop, gli scissionisti del Pd vanno considerati alleati?
Nel percorso verso le regionali 2018 dobbiamo praticare il messaggio che arriva proprio dal Lingotto: guardare avanti con realismo sulla proposta da fare per una regione che ha bisogno del completamento di riforme avviate, ma anche del rinnovamento del programma e degli impegni presi nel 2013.
Concretamente, Democratici e Progressisti faranno parte delle intese di governo? Dovremo presentare una proposta aperta senza preclusioni e preconcetti. Chi ha lavorato per il programma ora in atto può continuare a farlo anche in una prospettiva diversa, più aderente e attenta ad alcune specificità, ma anche capace di sfidare novità importanti, a partire dal ruolo strategico dei territori nella progettualità comune della regione.
Su che cosa puntare in particolare?
Sul superamento di contrapposizioni e schematismi storici. Sul far comprendere che le concorrenzialità tra tenitori vanno trasformate in sinergie. Penso che ragionamenti di questo tipo appartengano anche al patrimonio di chi ha deciso di uscire dal Pd.
Va dunque superato il disagio causato dallo strappo e avviato il tavolo per il programma anche con la sinistra “ribelle”?
Si deve ragionare su un progetto regionale. Penso alla sinistra, ma anche al fronte autonomista e alle liste civiche. Si devono fare passi avanti, tenendo al centro del pensiero il Fvg.
Pure il Nuovo Centrodestra, oggi all’opposizione in Consiglio, può essere della vostra partita?
Con gli esponenti di Ned si è ragionato a più riprese, nel rispetto di ruoli e posizioni. Il rapporto è stato franco e costruttivo, non è escluso ci si possa trovare convergenti sulle strategie per il futuro.
Stupito da tanti orlandiani nel Pd regionale?
Ci sarà un dibattito congressuale, ma i valori relazionali e la condivisione su un progetto per la regione saranno tali da garantire un sentire comune.