(ACON) Trieste, 15 mar 2017 – RCM – Adriana Iaconcig, Giulia Iacolutti, Ulderica Da Pozzo, Lorella Klun, Valentina Brunello, Linda Dorigo, Lucia Coszach, Olga De Biaggio, Marisa Ulcigrai, Roberta Valerio e Marta Zaccaron: la rassegna “Abitare il presente” allestita negli spazi espositivi del Consiglio regionale, a Trieste, le riunisce tutte, undici donne, undici identità diverse, come fossero un unicum. E non solo perché appunto donne, e non solo perché fotografe. Ma perché tutte caparbiamente, consapevolmente, innegabilmente impegnate nella denuncia: sia essa della condizione di vita dei bambini di strada piuttosto che dell’essere madre, di giorni scanditi dall’odio per poi arrivare alla pace o di vite segnate dai rintocchi del quotidiano.
Due le sezioni della mostra, organizzata con la Commissione regionale pari opportunità FVG e visitabile sino al 21 aprile prossimo: “Sotto questo cielo” e “Mappamondi”.
Di “Abitare il presente” fanno parte le opere – perché di questo si tratta, non di semplici foto, ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop – delle prime sei artiste, in “Mappamondi” troviamo le firme delle altre cinque. Sono scatti che esaltano la creatività e la professionalità di queste nostre concittadine, e sono veri messaggi – ha aggiunto Iacop – contro la discriminazione femminile.
Non volevamo essere né banali né retorici nel festeggiare l’8 marzo – ha proseguito la presidente della Crpo FVG, Annamaria Poggioli -, ma creare un appuntamento importante con una mostra di grande qualità, non scontata già nel titolo. E questa è quasi una poesia, che esprime i valori e gli obiettivi per cui ci battiamo. Perciò abbiamo esposto l’abitare il proprio tempo, la propria casa, ma anche la lotta, la conquista. Qui ci sono donne di famiglia, di fabbrica, di filanda, le nostre donne. Che abitano il loro presente così come il mondo intero. Ecco allora il percorso dalla casa al resto del mondo – ha concluso la Poggioli – attraverso gli occhi di giovani fotografe “impegnate”, che osano andare lì dove i media di solito non arrivano.
Eravamo partite con l’idea di fare un omaggio a delle professioniste della nostra terra – è stato il saluto della curatrice della mostra, Roberta Corbellini -, ma quando ci siamo trovate a leggere le loro biografie abbiamo sentito l’esigenza di fare di più e con maggiore dedizione. Si tratta di donne dalla vita intensa e coraggiosa. Mi sono complimentata soprattutto con le più giovani per essersi messe in gioco andando ai bordi del mondo, a denunciare povertà, guerre e soprusi. Alcune di loro non sono potute essere qui, oggi, appunto perché impegnate con i loro reportage “di strada” dal mondo sul mondo.
Infine, i complimenti della Regione sono arrivati tramite l’assessore alle Pari opportunità, Loredana Panariti, che ha parlato di un giusto andare verso l’abitare delle donne, ovvero verso i loro diritti e ragioni. Questi scatti racchiudono tutte le qualità che le donne possono esprimere nelle più diverse professioni.