Sappada in Friuli, Iacop torna alla carica

Corriere delle Alpi – 29 marzo 2017. Di Francesco Dal Mas

Sappada in Friuli, Iacop torna alla carica

Il presidente del Consiglio regionale annuncia che chiederà ufficialmente al Senato di calendarizzare al più presto il voto

Sappada. Il Friuli chiederà ufficialmente che sia calendarizzato in Senato il voto su Sappada, a 9 anni dal referendum. Lo ha annunciato Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale, alla presentazione ieri a Udine della “Fieste de Patrie dal Friul”. Sarà l’occasione, quella di domenica, per un ultimo appello alle forze politiche perché, un anno dopo lo stop in Senato del dibattito sull’esito del referendum del 2008 (e delle relative iniziative parlamentari, con il Ddl dell’ex senatrice De Monte), la questione ritrovi udienza da qui al termine della legislatura. Altrimenti si rischia di andare alla prossima.

A salutare la presentazione dell’edizione 2017 della festa delle genti friulane, le cui celebrazioni ufficiali si svolgeranno appunto domenica, con il presidente Iacop e l’assessore alla cultura, lingue minoritarie e sport Gianni Torrenti, c’erano il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il sindaco di Sappada/Plodn Manuel Piller Hoffer e Venanzio Ortis, vicepresidente dell’Associazione maratonina udinese che ha coordinato la principale novità della festa: la staffetta delle lingue minoritarie del Friuli: la manifestazione sportiva promossa dall’Arlef partirà sabato alle 8 da piazza Libertà a Udine per arrivare a Sappada domenica alle 15.30: un percorso di 100 chilometri che, attraverserà 20 Comuni, facendo tappa a Villa Santina (da dove ripartirà domenica mattina), arriverà in Borgata Granvilla.

La “Fieste de Patrie dal Friul” compie 40 anni: ideata nel 1977 da pre’ Checo Placereani in occasione dei 900 anni dall’atto con il quale l’imperatore Enrico IV a Pavia il 3 aprile 1077 investiva il Patriarca di Aquileia del potere civile sul Friuli; sanciva in questo modo la nascita di una istituzione che per secoli unì territori e popolazioni friulane, slovene, tedesche, con proprie leggi, proprio esercito e moneta, e il Parlamento, forse il più antico d’Europa, costituendo uno dei più vasti territori statuali dell’epoca, fino al 1420 quando fu conquistato da Venezia.

«Questa edizione a Sappada», ha detto il sindaco Piller Hoffer, «ci permette di ricordare gli antichi legami, di sottolineare le affinità con isole linguistiche alloglotte di Timau e Sauris, di evidenziare le relazioni attuali dei sappadini con il Friuli e i suoi servizi, di evidenziare la volontà già espressa con il referendum».

A Sappada sono previsti importanti appuntamenti nei giorni precedenti alla Fieste: in municipio è già esposta la mostra (organizzata dalla ARLef) “Furlan Lenghe de Europe/ Friulan Language of Europe”, che illustra la storia del Friuli e le caratteristiche della lingua friulana. Oggi ci saranno la proiezione del video sulla Via Crucis di Sappada/Plodn in versione trilingue (italiano, sappadino e friulano) e la presentazione delle cappelle e dei segni della devozione popolare sappadina. Ma torniamo al referendum e alla questione del ritorno di Sappada al Friuli. Il presidente Iacop, da sempre sostenitore della causa di Sappada per l’autodeterminazione, ha anticipato che ai piedi del Peralba chiederà ufficialmente che i capigruppo del Senato riaprano il capitolo chiuso nel marzo 2016. Era presente anche Gianni Torrenti, assessore alle lingue minoritarie, che ha confermato che ci sarà un’espressione ufficiale della Regione in questo senso. Accanto a loro c’erano il presidente dell’ Arlef, Lorenzo Fabbro, il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, il sindaco Hoffer: e tutti hanno condiviso questa necessità. E’ evidente, però, che il pronunciamento del Friuli Venezia Giulia, per essere autorevole fino in fondo, dovrebbe avere il varo dell’aula consigliare. Iacop ha assicurato che accadrà proprio questo.

«Speriamo che sia la volta buona» ha incrociato le dita il sindaco Piller Hoffer; il quale, però, attende nel frattempo che la collaborazione tra Sappada ed il Friuli si concretizzi in qualcosa di più tangibile. Plodn e Forni Avoltri hanno in ballo, ormai da tempo, il collegamento tra Cima Sappada e Piani di Luzza. Le due Amministrazioni ne hanno discusso l’anno scorso, a Forni Avoltri. Insieme hanno deciso l’elaborazione di un master plan. La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha dato il suo benestare. Piller Hoffer ne ha parlato con il governatore veneto, Luca Zaia.

«Adesso è tempo di metterci attorno ad un tavolo», sottolinea il sindaco, e di decidere. Sappada, infatti, è l’unico Comune della provincia di Belluno, attrezzato di piste, che non può contare sui fondi di confine di Trento e Bolzano, che finanziano i Comuni di quella frontiera. A Sappada ci sarà, per la celebrazione della messa, l’arcivescovo di Udine monsignor Andrea Bruno Mazzocato.

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