(ACON) Trieste, 9 giu 2017 – MPB – La Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali, coordinata dal presidente del Consiglio regionale FVG Franco Iacop, e riunita oggi a Roma in Assemblea plenaria, ha discusso e approvato all’unanimità un ordine del giorno per un intervento urgente per evitare il ridimensionamento delle sedi RAI regionali e per il rinnovo della convenzione Stato-RAI.
Proposto da Iacop, il documento riprende una mozione del Consiglio regionale del FVG votata unanimemente dall’Aula lo scorso 4 maggio e con esso si è definito di impegnare le giunte regionali ad attivarsi presso il presidente del Consiglio dei Ministri ed il ministro competente per tutelare e salvaguardare l’articolazione regionale del servizio radiotelevisivo pubblico RAI e le sedi RAI regionali da qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento o accorpamento, e in particolare per la piena attuazione delle previsioni normative riguardanti le sedi RAI regionali quali centri di produzione decentrate per le esigenze di promozione delle culture e di tutela delle minoranze linguistiche eventualmente presenti nelle Regioni.
Fondamentale, per Iacop, che sia salvaguardata l’autonomia delle sedi regionali della RAI, le quali non possono rischiare di essere ridotte a mere redazioni periferiche, nell’interesse di un’informazione locale autorevole che non può essere delegata esclusivamente all’emittenza privata.
La Conferenza ha, inoltre, esaminato e condiviso nella sua collegialità il documento unitario delle Regioni a Statuto speciale e Province autonome presentato lo scorso 7 giugno in Commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale.
In esso si fa il punto della situazione della specialità a quasi dieci anni dalla legge su federalismo fiscale e dopo la crisi finanziaria che ha investito il nostro Paese e si evidenzia la necessità di rimettere in piedi un sistema efficace e solidale per le autonomie locali: in tal senso le Assemblee delle autonomie speciali auspicano un percorso credibile verso un’autonomia finanziaria compiuta e un riequilibrio del coordinamento finanziario centrale compatibile con un effettivo sistema autonomistico.
Piena concordanza, infine, anche sul documento di indirizzo riguardante il riequilibrio della rappresentanza di genere in materia elettorale e che sollecita tutti i Consigli regionali a tenerne conto nelle leggi elettorali regionali.